IL PREMIER CONTE IN VISITA ALLA COMUNITÀ EBRAICA A ROMA
Visita istituzionale per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che questa mattina si è recato al Tempio Maggiore di Roma per incontrare i rappresentanti della Comunità ebraica romana e nazionale.
Ad accogliere il premier all’esterno della Sinagoga c’erano il Rabbino Capo di Roma, Riccardo di Segni, la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, e la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi di Segni. Con loro il presidente Conte si è fermato per alcuni istanti ad omaggiare la lapide commemorativa dell’attentato al Tempio Maggiore del 9 ottobre 1982 in cui perse la vita Stefano Gaj Techè. Lapide ai cui piedi era stata deposta una corona di fiori della Presidenza del Consiglio. Terminato il momento di raccoglimento, a cui hanno partecipato anche i familiari della giovane vittima, il premier ha visitato il Tempio Maggiore e il Museo ebraico, prima di un incontro privato con i vertici della comunità.
“Oggi vogliamo rappresentare a lei la preoccupazione per la tenuta sociale del paese. Siamo preoccupati come ebrei e sopratutto come italiani perché percepiamo un’animosità nel dibattito pubblico e una violenza nei linguaggi che produce quei fenomeni che troppo spesso ci troviamo a dover stigmatizzare”, ha detto la presidente della Comunità ebraica romana, Ruth Dureghello, nel breve intervento seguito alla visita del Presidente del Consiglio al Tempio Maggiore.
“Ogni antisemitismo è un suicidio dell’uomo europeo, che disprezzando l’ebreo rinnega se stesso e parte della sua identità”, ha affermato il premier Giuseppe Conte, il quale ha poi voluto ricordare “il fondamentale contributo della cultura ebraica alla cultura mondiale ed europea in particolare. Forse – ha aggiunto – l’ignoranza spinge a questi atteggiamenti di intolleranza”.
(foto: Agenzia Nova)