IL PAPA IN VISITA AL ROME WAR CEMETERY PER LA MESSA PER I DEFUNTI
Papa Francesco è arrivato in auto sotto una leggera pioggia al Rome War Cemetery, il cimitero militare di Roma in Via Nicola Zabaglia, dove stamane celebra la messa in occasione della Commemorazione dei fedeli defunti.
Il Rome War Cemetery, istituito nel 1947 nel rione Testaccio, all’ombra delle Mura Aureliane, è un memoriale di guerra che custodisce le spoglie dei militari appartenenti al Commonwealth caduti a Roma durante la seconda guerra mondiale.
Il prato ospita 426 sepolture. Inizialmente dedicato ai componenti della guarnigione di stanza di Roma, vi vennero in seguito accolte anche salme provenienti dalla provincia, e altre di alcuni aviatori e soldati morti in prigionia (1939-1945).
Le tombe, allineate lungo le mura, sulla sinistra, sono segnalate da lapidi verticali che riportano date e luoghi di nascita e morte del defunto, lo stemma dell’entità militare di appartenenza, e in alcuni casi (ma non sempre), un motto o un pensiero. Al centro delle file è collocata la pietra della rimembranza, di fronte all’ingresso, in fondo al viale, una grande croce di pietra.
Dopo il suo arrivo, accolto dai dirigenti della struttura, mentre sul Rome War Cemetery spuntava un timido sole, il Papa spinto sulla sedia a rotelle ha percorso silenziosamente la fila di sepolture. Ha sostato per alcuni momenti in preghiera, quindi ha deposto un mazzo di rose bianche su una tomba.
Infine ha raggiunto il palco allestito per la messa, davanti al quale lo attendevano circa 200 fedeli partecipanti al rito.
Durante la messa si è soffermato sul tema delle guerre: “Io guardavo l’età di questi caduti. La maggioranza dai 20 ai 30. Vite troncate, vite senza futuro qui. E ho pensato ai genitori, alle mamme che ricevono quella lettera, ‘signora, ho l’onore di dirle che lei ha un figlio eroe’. ‘Sì, eroe, ma me l’hanno tolto’. Tante lacrime in queste vite stroncate”. Aggiunge poi il Pontefice “Non potevo non pensare alle guerre di oggi. Anche oggi succede lo stesso. Tante vite giovani e non giovani stroncate dalle guerre nel mondo, anche quelle più vicine a noi, in Europa o fuori”. Così Papa Francesco nell’omelia a braccio durante la messa al Rome War Cemetery a Roma.
“Si distrugge la vita senza coscienza di questo. Oggi pensando ai morti, alla memoria dei morti e avendo la speranza, preghiamo il Signore per la pace perchè la gente non si uccida più nelle guerre. Tanti innocenti morti, tanti soldati che lasciano la vita qui e questo perchè sempre le guerre sono una sconfitta. Sempre! Non c’è vittoria totale.
Preghiamo il Signore per i nostri defunti, per tutti, tutti. Il Signore li riceva tutti e che il Signore abbia pietà di noi e ci dia la speranza. La speranza di andare avanti e di poterli trovare tutti insieme con lui quando lui ci chiamerà”.