IL CODACONS CONTRO L’ORDINANZA SACCHETTI TRASPARENTI
Il Codacons attacca l’ordinanza della sindaca Virginia Raggi che impone ai residenti di Roma l’uso di sacchetti trasparenti per i rifiuti indifferenziati e per la raccolta di metallo e plastica.
L’associazione, spiega in una nota, che “pur condividendo l’obiettivo di incentivare la raccolta differenziata in una città perennemente succube dell’emergenza rifiuti, contesta i modi e i tempi della decisione della giunta”. Il Codacons spiega che l’ordinanza ha creato difficoltà a carico degli utenti: invece di mettere in condizione i cittadini di acquistare gli indispensabili sacchi trasparenti, infatti, il Comune di Roma si è limitato a elevare sanzioni nei confronti di coloro che non erano informati.
La gran parte dei negozi, prosegue il Codacons, continua a proporre i vecchi sacchetti colorati e le case dei romani sono piene, in assenza di preavviso, degli stessi prodotti. Inoltre secondo l’associazione molti residenti (in pieno agosto) non sono stati informati con congruo anticipo della misura e si sono trovati sprovvisti di soluzioni per rispettarla.
Il Codacons conclude: “L’assurdo è completo se pensiamo che gli utenti romani pagano tasse altissime per un servizio scadente. A monte, quindi, resta il problema dei costi del servizio: la Raggi deve chiedere all’Ama di ridurre la Tari almeno del 20 per cento per compensare i cittadini dei continui disservizi che gli vengono inflitti, tra topi, gabbiani e cassonetti stracolmi. Il Codacons, anche per questa ragione, ha avviato due distinte iniziative per richiedere la rideterminazione della tariffa sui rifiuti e un risarcimento di 2.000 euro a cittadino per i danni subiti a causa della mancata raccolta”.