IL CENTRO COMMERCIALE “LEONARDO” DONA 850 UOVA PASQUALI AL BAMBINO GESÙ DI ROMA E PALIDORO
Quella del prossimo 4 aprile sarà, ancora una volta, una Pasqua diversa dal solito. E, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, non sarà possibile festeggiarla, come di consueto, insieme a tutti i propri cari.
Ma accorciare le distanze e renderla in qualche modo più ‘dolce’ si può. Il Centro Commerciale Leonardo di Fiumicino infatti, si fa testimone e sostenitore di un’altra iniziativa che avrà una doppia valenza solidale: la donazione di 850 uova pasquali che saranno consegnate direttamente ai piccoli ospiti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, nelle sue due sedi di Roma e Palidoro e l’aiuto all’associazione “I Bambini delle Fate”, reso possibile grazie ai proventi dell’acquisto delle uova, che andranno a sostegno delle famiglie con bambini affetti da autismo ed altre disabilità. Una ‘staffetta solidale’ partita dal Centro Commerciale Leonardo che ha voluto abbracciare e sostenere questo progetto solidale.
“In un momento di grande difficoltà, siamo davvero entusiasti di poter rendere un po’ più dolce la Pasqua di tanti bambini e degli operatori sanitari dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Palidoro, che voglio ringraziare per aver accolto la nostra iniziativa.
Quest’anno i festeggiamenti con i nostri cari saranno ancora una volta limitati ed è per questo che abbiamo cercato di raggiungere e allietare i piccoli pazienti che, per motivi di salute, sono purtroppo costretti a passarla ancora più distanti dai propri affetti. Le donazioni comprenderanno anche parte del personale sanitario che mai come questo ultimo periodo si è visto impegnato in prima linea nella lotta al Covid-19. Ma grazie anche ai proventi ricavati dall’acquisto delle uova pasquali, il nostro aiuto arriverà anche ad altri bambini, quelli dell’associazione no profit “I Bambini delle Fate”. Una vera ‘staffetta solidale’ di cui siamo orgogliosi di far parte insieme a chi opera attivamente nel sociale.” dichiara il Direttore del Centro Commerciale Gianpiero Campoli.