Religioni

IL 6 GENNAIO IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELL’INDIPENDENZA DELLA CHIESA ORTODOSSA UCRAINA

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Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, consegnerà il Tomos – un decreto che garantisce l’indipendenza, o meglio l’autocefalia, di una Chiesa – al futuro capo della Chiesa ortodossa ucraina il 6 gennaio, l’Epifania per i cattolici ma la Vigilia di Natale per gli ortodossi.

A riferirlo è stato l’arcivescovo Yevstratiy, portavoce della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Kiev, secondo il quale l’atto avverrà a Istanbul, dopo una liturgia congiunta. Intanto, è atteso per oggi un incontro dei vertici delle comunità ortodosse ucraine nella cattedrale di Santa Sofia di Kiev, volto a formare la nuova Chiesa, unita e indipendente, e ad eleggere il proprio primate. Come riporta Radio Free Europe, all’incontro parteciperà anche Bartolomeo.

Al momento, in Ucraina ci sono tre denominazioni ortodosse: la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, rimasta sotto la giurisdizione della Russia dopo il crollo dell’Urss; la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Kiev, guidata da Filaret e la Chiesa ortodossa autocefala ucraina, il cui leader è il metropolita Makariy. Il Patriarca ecumenico ha annunciato la decisione di riconoscere la richiesta dell’Ucraina per una Chiesa autocefala unitaria, lo scorso ottobre.

L’iniziativa ha portato a un aumento di tensioni tra Ucraina e Russia: una Chiesa ortodossa ucraina indipendente e riconosciuta dal Patriarcato di Costantinopoli comporterebbe per Mosca l’uscita dalla sua orbita di una buona fetta di fedeli, che finora le hanno assicurato il primato della Chiesa ortodossa già numerosa al mondo.

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