I SOCIAL FAVORISCONO IL RAPPORTO GENITORI-FIGLI
La vita su Facebook di genitori e figli non è poi così diversa: giovani e meno giovani compiono spesso attività simili e usano il social non solo per condividere la propria vita e rimanere in contatto con gli amici ma anche per coltivare interessi (tramite pagine e gruppi) e favorire le relazioni all’interno della famiglia: lo pensano il 92% dei figli e il 95% dei genitori.
È il risultato di un’indagine Doxa commissionata da Facebook. La principale differenza sta nella ricerca del consenso: il 18% dei genitori rimane deluso se non riceve un elevato numero di like. Una quota che sale al 40% tra i figli. I rapporti sono tutto sommato sereni, anche se non è trascurabile la percentuale dei figli che ha deciso di togliere l’amicizia a un genitore: il 17%.
La maggior parte dei genitori connessi su Facebook (il 69%) controlla ciò che pubblicano i figli e il 38% è interessato a conoscere cosa fanno e come stanno. Ma sono comunque pochi (solo il 13%) i genitori che scoprono qualcosa che non sapevano già dal social network.
Non c’è solo osservazione, ma anche molta interazione. Il 58% dei genitori dichiara di commentare le foto postate dai propri figli e il 54% di condividere i loro post. Il 40% dei genitori posta foto insieme ai propri figli e il 42% riceve richieste di amicizia da amici dei figli. I genitori tendono comunque a essere piuttosto discreti: solo il 14% commenta post di persone che non conosce se sono taggati i figli. C’è però un 5% di impiccioni cui viene in mente di contattare un amico dei figli per chiedergli informazioni.
La guardia dei figli resta comunque alta: ben uno su tre chiama il genitore dopo aver visto un suo post su Facebook e a uno su quattro non fa piacere se un genitore pubblica una sua foto senza preavviso. Al 26% dei figli capita di escludere i genitori dalla visualizzazione di propri post, a uno su cinque è capitato di cancellato un commento di un genitore rifiutare un tag. I genitori hanno spesso chiesto ai figli aiuto per muovere i primi passi su Facebook (nel 41% dei casi) e il 38% ha talvolta delle incertezze se quello che ha postato è visibile o meno a tutti gli amici.
Una volta acquisita dimestichezza, sono meno impacciati di quanto si possa pensare: al 25% dei genitori capita di mettere inavvertitamente un like su un post, al 14% capita di condividere un contenuto che non voleva e di cancellarlo, al 13% di chiedere l’amicizia a qualcuno per errore, al 14% di scrivere sulla bacheca pensando di inviare un messaggio privato, al 7% di far partire per sbaglio una diretta Facebook.
Al di là di incomprensioni (il 38% dei figli ha dovuto spiegare l’ironia di un proprio post ai genitori), l’uso della piattaforma è molto simile: il 93% dei figli e l’89% dei genitori segue gruppi, entrambi usano Facebook per ricordare compleanni e fare auguri. Il 66% dei figli e il 64% dei genitori ha utilizzato la funzione “Safety Check” per verificare che i propri cari stessero bene o per comunicare di essere al sicuro nell’evenienza di un disastro naturale o di altra situazione di rischio.
L’88% dei genitori e l’89% dei figli usa Facebook per tenersi aggiornati. Il 56% dei genitori e il 59% dei figli commenta fatti di attualità. Più che tra figlie e genitori, sembra ci siano più differenze tra mamme e papà. Il 91% delle prime (contro l’80 dei secondi) guarda video. Mentre i padri sembrano più attenti a postare contenuti che riguardano la quotidianità (59%) rispetto alle mamme (44%). E sulle altre piattaforme controllate da Facebook? WhatsApp viene utilizzato soprattutto come strumento per comunicare in modo rapido. In molti casi anche grazie a chat “di famiglia”, nella quali scrivono il 59% dei figli e il 53% dei genitori. L’app di messaggistica viene sfrutta in modi simili. Le percentuali di utilizzo dei messaggi vocali (oltre il 70%) è vicina. Così come sia il 47% dei genitori e i 51% dei figli fa videochiamate. Lo scenario cambia su Instagram. La curiosità nei post dei figli resta (il 68% guarda post e il 63% Storie dei figli), ma i genitori sono molto meno attivi rispetto a Facebook. Sono più spettatori che protagonisti. Solo 51% pubblica foto (contro i 77% dei figli), il 21% Storie (contro il 54% dei figli) e il 43% commenta i post (contro i 55% dei figli).