I RIFUGIATI DI POMEZIA VINCONO IL TORNEO DELLE PARROCCHIE. GIOCATA “PARTITA DELL’AMICIZIA” CON LA COMUNITÀ EBRAICA
È stato il Cas Pomezia 2 a vincere l’VIII Edizione del Torneo Interparrocchiale di calcio a 5 “Giovanni Paolo II”, promosso dall’Unione Sportiva delle Acli di Roma in collaborazione con le Acli di Roma, con il patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile del Vicariato di Roma, del Comitato Regionale Coni Lazio e della Comunità Ebraica di Roma.
La squadra, composta da rifugiati, ha vinto con il punteggio di 3-2 (dopo i calci di rigore) la finale contro la parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale, che si è disputata presso il Dopolavoro Cotral, in via Mario Ageno snc a Roma.
È stata disputata inoltre la finale dei playout fra San Damaso e San Basilio terminata 9-7 e, quest’anno, anche una speciale “partita dell’amicizia” fra la squadra vincitrice della Coppa Fair-play, il Cas Pomezia 1, e una rappresentativa della Comunità Ebraica di Roma. Un’iniziativa inedita nella città di Roma, che ha voluto simboleggiare come lo sport sia un canale privilegiato per veicolare valori di condivisione, fratellanza e dialogo.
Alle finali erano presenti: Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva delle Acli di Roma, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Mons. Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma Sud, Riccardo Viola, presidente del CONI Lazio e Faida Di Santo, vicepresidente delle ACLI di Roma.
Questa VIII edizione del torneo ha visto la partecipazione di 30 squadre provenienti da tutti quartieri di Roma, specialmente quelli più periferici come Tor Bella Monaca, Rebibbia, Casilino e Casal De’ Pazzi. Anche quest’anno hanno rinnovato la loro presenza le squadre del Centro Sprar (Sistema Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) San Michele e dei Centri CAS (Centri Accoglienza Straordinaria) di via Staderina, del Casilino, e di Pomezia. Confermata anche la squadra formata dai volontari di Servizio Civile delle Acli di Roma, mentre è stata la prima partecipazione per la squadra dell’Isola Solidale, struttura che accoglie detenuti a fine pena e che l’anno scorso ha ospitato le finali del Torneo.
“Si conclude – dichiara Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva delle Acli di Roma – anche questa edizione del torneo “Giovanni Paolo II”, che come ogni anno ha incarnato nella maniera migliore i valori positivi dello sport. Questa edizione è stata veramente speciale grazie alla partecipazione della Comunità Ebraica di Roma, che ha voluto dare un segnale forte di condivisione e dialogo, prendendo parte per la prima volta al nostro torneo. Siamo davvero felici della nascita di questa collaborazione che speriamo possa proseguire e portare frutti ancora maggiori nei prossimi anni”.
“Abbiamo aderito a – commenta Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma – l’iniziativa dell’US Acli di Roma con grande entusiasmo consapevoli che lo sport rappresenta uno strumento di condivisione e conoscenza reciproca. La presenza di una nostra rappresentativa è un messaggio simbolico per affermare l’impegno che dobbiamo portare avanti tutti nel dialogo attraverso ogni mezzo”.
“Tutto il sistema ACLI di Roma, con l’US ACLI in testa – spiega Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma – con questa edizione speciale del torneo delle parrocchie ancora una volta ha dimostrato come lo sport possa essere uno straordinario strumento di dialogo tra i popoli, le culture e le religioni. Un grazie sincero alla Comunità ebraica di Roma che ha accettato questa sfida sportiva con grande collaborazione ed amicizia, e con la quale siamo certi nascerà una collaborazione che sarà fruttuosa per la nostra città”.