GLI ORIENTAMENTI DELLA CEI PER LA SETTIMANA SANTA: “CELEBRAZIONI IN PRESENZA MA NIENTE ASSEMBRAMENTI”
La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato gli “orientamenti” liturgici per le celebrazioni della Settimana Santa, sulla base delle linee-guida già indicate dalla Santa Sede e dei precedenti protocolli stipulati col governo per l’emergenza-Covid.
“Innanzitutto si esortino i fedeli alla partecipazione di presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali contenute del richiamato Protocollo – dice la Presidenza Cei -; solo dove strettamente necessario o realmente utile, si favorisca l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse”. Si raccomanda che “l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico”.
I media della Cei – a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu2000 – copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Papa. Nello specifico delle varie liturgie, si suggerisce che, per la Domenica delle Palme, “si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami da mano a mano”.
La Messa crismale “sia celebrata la mattina del Giovedì Santo o, secondo la consuetudine in alcune Diocesi, il mercoledì pomeriggio”. Qualora fosse impedita “una significativa rappresentanza di pastori, ministri e fedeli”, il Vescovo diocesano valuti la possibilità di spostarla in un altro giorno, entro il tempo di Pasqua. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore” “sia omessa la lavanda dei piedi”. Il Venerdì Santo, il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione. La Veglia pasquale del Sabato Santo potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, “in orario compatibile con l’eventuale coprifuoco”. Per quanto riguarda infine “le espressioni della pietà popolare e le processioni”, come la Via Crucis, “sia il Vescovo diocesano ad offrire le indicazioni convenienti”.