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GLI ASILI NIDO DI ROMA TRA I PRIMI IN ITALIA PER QUALITA’

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“Anche questo settore registra un segno positivo. Gli asili nido comunali offrono un servizio adeguato alla domanda espressa, che risulta comunque in progressivo calo a fronte di progressivo calo delle nascite (-13 percento di popolazione 0-3 anni iscritta in anagrafe dal 2012 al 2017), e le liste di attesa si sono ridimensionate dell’81 percento in cinque anni. Così Roma incassa un nuovo primato tra le altre maggiori città d’Italia, con il 28,7 percento di bambini da zero a due anni ad aver usufruito nel 2017 di strutture pubbliche per l’infanzia a fronte del 26,3 percento di Milano, il 19,5 percento di Torino e il solo 5,4 percento di Napoli, mentre si riducono le iscrizioni nelle strutture convenzionate che passano dalle 7.366 del 2016 alle 5.686 del 2017″. Sono alcuni dati che emergono dalla relazione annuale 2018 dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma, presentata in Campidoglio oggi dal presidente Carlo Sgandurra. Il rapporto, basato sull’analisi di indicatori quali-quantitativi ed economici, fornisce un aggiornato quadro di sintesi dei principali servizi pubblici erogati nella capitale, anche attraverso un confronto con le principali realtà urbane nazionali ed europee.
Sempre per quanto riguarda il sociale, nel rapporto si legge che “La spesa per le famiglie varia a seconda delle fasce contributive, con delle politiche che favoriscono le categorie economicamente più svantaggiate. Cresce al 48,9 percento, dal 44 percento del 2016, anche la soddisfazione per il trasporto scolastico, mentre il trasporto per persone con disabilità, pur incassando una non trascurabile percentuale di oltre il 70 percento di molto soddisfatti, risente del blocco delle liste di attesa, ferme dal 2015. L’Amministrazione tuttavia ha provveduto alla stesura di un nuovo Regolamento in materia di cui si attende l’entrata in vigore nel 2019 e che dovrebbe riaprire la possibilità di accesso al servizio. Non raggiungono ancora la sufficienza nel giudizio dei cittadini i servizi degli 11 cimiteri urbani gestiti da Ama, il cui costo totale nel 2016 è stato di 27,5 milioni di euro, in diminuzione progressiva dal 2012. Nel 2017 inoltre l’Amministrazione capitolina ha stanziato 50 milioni per interventi straordinari e impiantistica, tuttavia Roma (insieme a Torino, che come Roma affida il servizio a partecipate) è tra le grandi città dove la spesa corrente è tra le più basse”.

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