GIUBILEO STRAORDINARIO; IL MESSAGGIO DEL CARDINAL VALLINI
Lo scorso venerdì 13 marzo Papa Francesco ha annunciato un Anno Santo della Misericordia, dall’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione e 50° anniversario del Concilio Vaticano II, al 20 novembre 2016, festa di Cristo Re.
Nel messaggio indirizzato alla diocesi di Roma, che qui di seguito pubblichiamo integralmente, la «gioia» e la «gratitudine» del cardinale vicario per questa «nuova tappa del cammino della Chiesa nel portare a ogni persona il Vangelo dell’amore di Dio». Nella lettera è anche annunciata l’imminente istituzione in Vicariato di «un gruppo di lavoro che predisporrà un programma diocesano del Giubileo, armonizzandolo con il progetto pastorale che stiamo portando avanti e con il programma giubilare che predisporrà la Santa Sede».
Carissimi Fratelli e Sorelle! L’annuncio del Santo Padre Francesco di indire un Giubileo Straordinario dedicato alla Misericordia di Dio ha suscitato gioia e gratitudine. La motivazione dell’Anno Santo – ha detto il Papa – è far sì che la Chiesa possa rendere “più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia”, nella luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre” (cfr Lc 6,36).
Il Giubileo vuole segnare una nuova tappa del cammino della Chiesa nel portare ad ogni persona il Vangelo dell’amore di Dio. Ce n’è tanto bisogno! Lo costatiamo ogni giorno in noi stessi e intorno a noi, osservando la vita della nostra città, divenuta sempre più complessa e faticosa, nella quale purtroppo tanti rapporti tra le persone e nelle famiglie non sono ispirati dall’amore e dalla giustizia. “Sono convinto – ha aggiunto il Papa – che tutta la Chiesa, che ha tanto bisogno di ricevere misericordia, perché siamo peccatori, potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ad ogni donna del nostro tempo”.
Cari fratelli e sorelle, il progetto pastorale della nostra Chiesa di Roma di questi anni, alla luce del Sinodo Diocesano e della Missione cittadina degli anni ’90, vuole promuovere una coscienza personale ed ecclesiale più matura e responsabile della fede pensata, professata e vissuta. Per questo, il prossimo Giubileo darà un nuovo impulso alla sua realizzazione. Infatti, che cosa significa mettere al centro delle comunità ecclesiali la celebrazione dell’Eucarestia domenicale e la testimonianza della carità, se non far vivere l’esperienza rinnovatrice e irradiante della misericordia? E a quale scopo mira l’impegno pastorale di rinnovare gli itinerari dell’iniziazione cristiana, cioè di generare alla fede le nuove generazioni ed accompagnare le famiglie nella loro missione educativa, se non a far riscoprire la bellezza e l’attrazione della misericordia del Padre, che vuole che tutti gli uomini siano felici?
Il prossimo Giubileo è dunque una grazia per noi, ci apre un cammino di speranza e di conforto, ma è anche una responsabilità. Infatti, in questi anni travagliati della vita sociale del nostro Paese e della nostra Città siamo noi, pastori e fedeli, chiamati ad annunciare a tutti, attraverso l’azione pastorale delle comunità ecclesiali, che Dio “ricco di misericordia” non abbandona nessuno, lo sguardo compassionevole di Gesù è per tutti ed estende la sua misericordia su quanti ricorrono a Lui con cuore sincero.
Nei prossimi giorni istituirò in Vicariato un gruppo di lavoro che predisporrà un programma diocesano del Giubileo, armonizzandolo con il progetto pastorale che stiamo portando avanti e con il programma giubilare che predisporrà la Santa Sede.
Augurando a tutti un fruttuoso itinerario quaresimale ed una Santa Pasqua, vi saluto con affetto.