GIUBILEO; ACLI ROMA: DOMANI BORZÌ E FEROCI INAUGURANO PRIMO “SPORTELLO DELLA MISERICORDIA” PER LA TUTELA DEI CITTADINI SOPRATTUTTO QUELLI PIÙ FRAGILI
Nasce in una delle periferie della Capitale, presso la parrocchia di San Gelasio I, in via Fermo Corni 1, grazie alle ACLI di Roma il primo “Sportello della Misericordia” dedicato all’esigibilità dei diritti soprattutto per le persone in stato di disagio economico e sociale e per gli immigrati (tutele previdenziali, diritto di famiglia, immigrazione, lavoro domestico, etc..).
La presentazione si terrà domani, sabato 21 novembre 2015, alle ore 16 presso la parrocchia San Gelasio I e interverranno Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia, Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma, Don Giuseppe Raciti, parroco di San Gelasio, e Matteo Mariottini, direttore del Patronato ACLI di Roma.
Lo “Sportello della Misericordia” sarà aperto al pubblico il mercoledì dalle 16.30 alle 18 e il giovedì dalle 10 alle 12. A curarlo sarà il Patronato delle ACLI di Roma attraverso volontari ed operatori specializzati che nei vari ambiti di intervento offerti garantiscono gratuitamente e con competenza informazione, consulenza, assistenza e tutela. Sarà un luogo di aiuto che informerà le persone sui diritti legati alla pensione, invalidità, assegni familiari, tutele per maternità, disoccupazione, malattia, immigrazione e lavoro domestico e le accompagnerà negli adempimenti necessari per ottenerli.
Inoltre, grazie alla collaborazione con la Lega Consumatori, sarà presente un avvocato per consulenze su assicurazioni e R.C. auto e sinistri, garanzia prodotti, bollette acqua, luce, gas e telefonia, multe, cartelle Equitalia, problemi finanziari, sanità e consulenza su diritto di famiglia.
In tutta la città il Patronato delle ACLI di Roma opera attraverso 31 Operatori specializzati, 54 Promotori Sociali Volontari, 18 consulenti medici e legali con più di 40 uffici tra sedi principali e recapiti, nei quali riceve ogni anno tra le 15.000 e 20.000 persone.
Nell’ultimo anno sono state attivate 37.350 pratiche, di cui 24.977 di Previdenza e assistenza (pensioni, assegno sociale, disoccupazione, maternità, assegni familiari, …), 2.492 in materia di immigrazione (permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari) e 9.881 pratiche per il riconoscimento dell’invalidità.
“Questo di San Gelasio – dichiara Lidia Borzì, presidente della ACLI di Roma – è il primo Polo della Misericordia che inauguriamo per il Giubileo. Un servizio permanente, volto a favorire l’esigibilità dei diritti, che rappresenta una concreta espressione del nuovo umanesimo al quale ci ha richiamato Papa Francesco al recente convegno ecclesiale di Firenze. Lo abbiamo inteso come polo perché funzionerà sul principio delle porte sociali, mettendo in rete non solo una serie di servizi e progetti delle ACLI di Roma, come il progetto di recupero “il pane A Chi Serve” o quello destinato ai giovani e lavoro “Job to Go, il lavoro svolta” per fare due esempi, ma anche creando legami con le altre realtà del territorio, in una logica che valorizza le eccellenze e minimizza le sovrapposizioni. Vogliamo dare concretezza alla Misericordia affinché l’impegno per l’Anno Santo straordinario diventi ordinario per contribuire a ridare Speranza alla nostra città”.
“Sempre di più – aggiunge Matteo Mariottini, direttore del Patronato delle ACLI di Roma – sono le istanze che il Patronato Acli di Roma si trova a gestire per far fonte a nuove povertà determinate dalla crisi che ha caratterizzato questi ultimi anni. Il nostro impegno, che ci caratterizza da sempre, ma che in questi anni si è fatto più esigente, è fare in modo che attraverso l’accompagnamento della persona nel conoscere ed esigere i propri diritti si possa il più possibile alleviare il disagio non solo economico delle persone, rimuovere gli ostacoli per il pieno esercizio dei propri diritti di cittadinanza e promuovere equità e giustizia sociale”.
“Ho colto molto volentieri – conclude don Giuseppe Raciti, parroco di San Gelasio – la proposta delle ACLI di aprire questo sportello, che sarà uno strumento molto utile per i nostri parrocchiani. Da anni cerchiamo di essere al fianco delle persone più bisognose e ci interroghiamo su come restituire loro dignità, credo che aiutarli a conoscere i loro diritti e capire come farli valere sia un ottimo sistema per raggiungere questo obiettivo e aiutarli in maniera ancora più efficacie di quanto già facciamo. È un segno importante di speranza, soprattutto nell’anno del Giubileo della Misericordia, per questo accoglieremo chiunque avrà bisogno di aiuto, famiglie, anziani, immigrati, senza fare distinzioni e senza chiedere né carte d’identità, né appartenenza religiosa”.