GIOVANI, SECONDO L’ISTAT LA DISOCCUPAZIONE E’ CRESCIUTA
L’Istat ancora una volta non divulga delle notizie incoraggianti per i giovani del nostro paese visto che il dato sulla disoccupazione giovanile non accenna a cambiare senso di marcia.
Per capire al meglio come viene fatto il calcolo, l’Istat, ricorda che dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. A novembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. Da questo ne deriva che il numero dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni è pari al 10,6% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato); questo dato risulta in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto a ottobre.
Il tasso di occupazione dei 15-24enni diminuisce di 0,1 punti percentuali mentre quello di inattività cala di 0,6 punti. Nelle restanti classi di età il tasso di occupazione a novembre cala tra i 25-34enni (-0,4 punti percentuali), rimane stabile tra i 35-49enni e cresce tra gli ultracinquantenni (+0,5 punti). Il tasso di disoccupazione cresce tra i 25-34enni (+0,8 punti) e i 35-49enni (+0,1 punti), mentre diminuisce nella classe 50-64 anni (-0,5 punti). Il tasso di inattività cala in tutte le classi di età (-0,2 punti tra i 25-34enni e gli ultracinquantenni, -0,1 punti tra i 35-49enni).