Fatti di Roma

GIOVANI: INDAGINE DE LA SAPIENZA, A ROMA SITUAZIONE CRITICA OCCORRE MAGGIORE DIALOGO IN FAMIGLIA

Università la Sapienza


È una fotografia poco rassicurante, quella dei ragazzi di Roma, tra i 18 e i 22 anni, che ha fatto il Dipartimento di medicina sperimentale dell’università La Sapienza di Roma, che in una ricerca a sondaggio li ha messi a paragone con i coetanei residenti in provincia. Il 67% è sessualmente attivo e lo ha fatto la prima volta intorno ai 15 anni, contro gli oltre 16 dei ‘provinciali’.

I romani sono, però anche molto ‘sbadati’: il 66% afferma di non prendere precauzioni durante i rapporti e di aver letto su internet o chiesto agli amici tutto quello che sanno sul sesso. Sono anche più grassi della media nazionale e circa la metà (47%) fuma abitualmente, mentre il 44% ha fatto almeno una volta uso di droghe.

A livello patologico, oltre all’obesità, i giovani residenti in un contesto metropolitano ricorrono maggiormente a cure contro la disfunzione erettile e l’eiaculazione precoce, oltre a essere più soggetti a infezioni sessuali rispetto ai campagnoli, che però soffrono almeno 3 volte di più d’isopadia (sindrome del pene piccolo) a causa del massiccio uso di pesticidi che si fa nei campi. In compenso, però, sono più magri e fumano un po’ meno. L’analisi è stata condotta su 2785 ragazzi di Roma e provincia in 47 scuole superiori.Le donne, tuttavia, detengono il primato della pigrizia: il 44,4% del gentil sesso risulta condurre una vita piuttosto sedentaria, rispetto al 35% degli uomini che risultano recarsi più di frequente in palestra.
L’unico aspetto positivo dei giovani è dato dalla riduzione del numero dei fumatori. A preoccupare, tuttavia, è lo stile di vita dei giovani che sempre più spesso fanno uso eccessivo e smodato di bevande alcoliche. I ragazzi mentono, soprattutto a 14 anni e a maggior ragione se viene loro effettuato un compitino che indaga le loro debolezze o porta alla luce quello che i genitori non vorrebbero sapere. Un diverso trend su cui crediamo sia giusto mettere l’accento è perchè i ragazzi siano così impegnati nel recitare costantemente una personalità diversa dalla loro. E’ dovuto all’insicurezza soltanto oppure alla rincorsa affannata verso i modelli sociali dettati dai media? Ma non solo… è fondamentale capire perchè è così facile ingannare il mondo degli adulti…

Perchè i nostri ragazzi sono sempre più bravi a mentire? Come riescono a guardarci negli occhi e raccontarci senza che ce ne accorgiamo una versione completamente opposta alla verità senza suscitarci alcun dubbio? Dove e come hanno imparato a recitare così bene? Siamo noi che siamo così ingenui e impreparati a mentalità così machiavelliche?
Magari effettuare un test ad ampio raggio sugli atteggiamenti e le abitudini dei genitori potrebbe essere decisamente più utile a capire quali sono le falle e il perchè delle reazioni e dei problemi dei ragazzi.

In sostanza, dovremmo riflettere non tanto sull’uso o meno di sostanze, sugli incidenti stradali ad esso correlati, sul sesso precoce e sconsiderato, bensì sul divario generazionale e sull’incomunicabilità che come lo spread aumentano vertiginosamente nei momenti di crisi: potrebbe essere una soluzione per diminuire davvero i rischi tra i nostri ragazzi.

Salvatore Paddeu

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