GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA; FONTE D’ISMAELE SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA CAMERA: “I BAMBINI SIANO FINALMENTE ASCOLTATI”
In occasione della prossima Giornata Mondiale dell’Infanzia, l’associazione Fonte d’Ismaele si rivolge al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana inviandogli un messaggio speciale realizzato sotto forma di brochure dai bambini seguiti dall’associazione. Lo slogan è “Finalmente ascoltati”. Fonte d’Ismaele, insieme a Medicina Solidale, si occupa da anni della tutela, del sostegno e della cura dei minori e degli adolescenti fragili.
Solo nell’ultimo anno sono stati curati gratuitamente oltre 1000 bambini della Capitale, a 90 è stata garantita un’assistenza neuropsichiatrica e logopedica e sono oltre 900 i più piccoli seguiti con un programma di sostegno alla crescita. A questo occorre aggiungere il doposcuola gratuito per oltre 40 bambini e la realizzazione di un giardino sensoriale inclusivo per i bambini di Tor Bella Monaca. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, inoltre, il centro di Fonte d’Ismaele accoglie mamme con bambini ucraini fuggiti dal loro paese.
Il presidente della Camera, già da Ministro della famiglia e le disabilità, aveva visitato a Tor Bella Monaca il centro di Medicina Solidale e Fonte di Ismaele dove era stato accolto dall’attuale cardinale Augusto Paolo Lojudice e dalla dottoressa Lucia Ercoli, che sono tra i fondatori delle associazioni.
“Una giornata importante – spiega Lucia Ercoli, presidente dell’associazione Fonte d’Ismaele – che ci pone davanti al fatto che per i più piccoli c’è ancora molto da fare. Prima di tutto occorre riconoscere loro la dignità di uomini e donne in erba e per questo il diritto di avere voce e di essere ascoltati. Su questo siamo indietro anni luce lo dobbiamo dire con chiarezza e senza esitazioni”.
“Abbiamo scritto al Presidente Fontana – aggiunge Ercoli – perché da ministro è stato l’unico a venire a conoscere le storie di chi vive ai margini ed è fragile. A lui, che oggi presiede uno dei luoghi deputati all’esercizio della democrazia nel nostro Paese, chiediamo di aiutarci a restituire ai bambini la voce ed un ruolo centrale nelle nostre comunità”.
“Siamo a contatto con i più piccoli che vivono situazioni di estrema difficoltà – continua – perché rom, immigrati, fuggiti dalle guerre o figli di Italiani in disagio sociale ed economico. A questi piccoli angeli dobbiamo una risposta unitaria e forte delle istituzioni e della società civile”.
“Il mio sogno – conclude Ercoli – è che non ci siano più le giornate dell’infanzia perchè spero che in un prossimo futuro si possa dire che ai bambini è stata restituita dignità, protagonismo e rispetto”.