Fatti di Roma

GIORNATA DISABILITA’, A ROMA TANTI PROCLAMI E POCA CONCRETEZZA

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Oggi tutti lo sanno è la Giornata internazionale della disabilità. I politici di turno si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni di sostegno al mondo diversamente abile, a lanciare programmi e proposte. Ma pochi sanno che tutto ciò a Roma è rimasto sulla carta.

Nella Capitale d’Italia non esiste un delegato e a sei mesi dall’insediamento della Giunta Marino nessuno si è preoccupato di riunire tutte le realtà – laiche e cattoliche – che lavorano e sostengono il mondo della disabilità.

I problemi da affrontare sono tanti: dalle barriere architettoniche, alla mancanza di una strategia da parte del Campidoglio, al più preoccupante mancato pagamento dei contributi di solidarietà alle persone che sono assistite dagli istituti della Capitale.

Insomma una serie di questioni aperte che per il momento rimangono tali. Siamo convinti che per onorare questa giornata in maniera coerente occorra dare segnali concreti e non solo vuoti proclami.

L’assessore Cutini oggi ha detto che “Il sogno è di fare in modo che la presa in carico di un disabile da parte delle Istituzioni diventi un diritto così come lo è il diritto alla cura, come lo è il diritto all’istruzione: sarebbe bello arrivare al diritto al sostegno sociale”.

Ci auguriamo che quanto prima l’assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale metta in pratica queste straordinarie parole che racchiudono in se un programma politico e sociale. Ma intanto nella nostra città essere disabile non è facile, anzi per alcuni è quasi impossibile. Basti pensare ai dati diffusi dall’U.N.I.T.A.L.S.I. sui bambini disabili nella nostra città: l’80 % di loro è vittima delle barriere architettoniche. Quando i politici passeranno dalle parole ai fatti?

il direttore

 

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