Sociale

GIOCO AZZARDO, RAGGI: PROPOSTA GOVERNO FA SORRIDERE, A ROMA NORME PIÙ STRINGENTI

gioco-dazzardo-


Il gioco azzardo e le patologie che ne derivano sono emergenze da affrontare con coraggio. La malattia è grave e dobbiamo contrastarla con tutti gli strumenti a disposizione”. Con queste parole il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha dato il via al convegno scientifico presso la sala del Carroccio in Campidoglio promosso dall’associazione Alea che opera nell’ambito dello studio dei fenomeni legati al gioco d’azzardo.

“Mi permetto di dire – continua la prima cittadina di Roma – che fa sorridere la proposta del Governo uscita il 3-4 maggio e che ora si trova in conferenza Unificata che coinvolge Comuni, Stato e Regioni, poiché in quella proposta tra le finalità ci sono garantire i livelli di sicurezza e prevenire i rischi del gioco d’azzardo ai minori. Ma se si collocano i punti Vlt a 150 metri dai luoghi sensibili, come le scuole per noi non è accettabile“.

Nel 2016, dai dati resi noti stamattina da Alea, il volume del gioco d’azzardo è stato pari a 96 miliardi di consumo lordo. Si tratta del dato inerente al giro d’affari legale – si legge nel comunicato di Alea – e che è traducibile in un impegno pro-capite di 1600 euro sulla popolazione residente, che sale a 1.951 euro pesando il dato sulla popolazione maggiorenne e a 3.840 euro in rapporto ai nuclei familiari.

A fronte di tali dati “bisogna avere più coraggio – ha sottolineato Raggi – e quindi noi abbiamo fatto un regolamento, che a breve arriverà in assemblea capitolina, che aumenta il numero dei luoghi sensibili da tre a sette. Sono luoghi da tutelare e che per noi sono le scuole, di ogni ordine e grado, le Università, i luoghi di culto, gli impianti sportivi e i centri d’aggregazione giovanili, le sedi di residenze e semiresidenze per categorie protette, spiagge e parchi per bambini”.

In merito alla distanza “che per noi non è accettabile a 150 metri, perchè tutti ci vanno a piedi” spiega Raggi il regolamento capitolino punta a “una distanza minima delle Vlt di 500 metri dai luoghi sensibili che può essere anche insufficiente”.

“I Comuni che provano ad introdurre distanze maggiori vanno sostenuti, il Tar ha già dato ragione ad alcuni di questi comuni. E anche il comune di Roma ha fatto una scelta, quella di contrastare questo fenomeno – ha aggiunto la sindaca per poi concludere – Mi rendo conto che in un periodo in cui l’economia non va bene, e in cui le casse pubbliche, non solo cittadine ma anche statali soffrono, avere una fonte di ricavi può essere importante ma dobbiamo decidere da che parte stare, se pensare ai soldi o tutelare la salute pubblica. Mi auguro che il percorso che si intraprenderà sia quello di regolamentare questo fenomeno”.

Infine tra le altre cose, nel corso del suo intervento Raggi ha sottolineato: “Nel 2009 sono nati nuovi punti Vlt per aumentare gli introiti e aiutare le popolazioni colpite dal sisma de L’Aquila, ma se anche se gli introiti sono aumentati L’Aquila è ancora così come la vediamo”

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close