GENTILONI CONSEGNA I COLLARI D’ORO AI MIGLIORI ATLETI ITALIANI
Il premier Paolo Gentiloni questa mattina ha consegnato i Collari d’Oro al Merito Sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano; la cerimonia si è tenuta nella Casa delle Armi, al Foro Italico e a consegnare i premi, oltre al primo ministro, erano presenti le più importanti figure del settore in Italia, il Ministro dello Sport, Luca Lotti, il Presidente del CONI, Giovanni Malago’, e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
Il Collare d’Oro è un’onoreficenza che viene consegnata ad atlete e atleti italiani vincitori di un Campionato Mondiale di Specialita’ Olimpiche e Paralimpiche nel 2017, e alle discipline motoristiche, nonche’ ai Campioni del Mondo di calcio del 1982 in Spagna.
Tra le personalita’ sportive di rilievo sono stati premiati i tre Presidenti di Federazioni Internazionali: Gianni Infantino (Calcio), Julio Cesar Maglione (Nuoto) e Ivo Ferriani (Bob e Skeleton). Tra le Societa’ premiate col Collare d’Oro, il Bologna Football Club, Il Moto Club Pavia, la Rari Nantes Torino, il Circolo del Golf di Roma Acquasanta e la Societa’ Ginnastica Etruria Prato; viene premiato anche Vincenzo Nibali, che ritira il Collare d’Oro del 2016.
“I risultati degli atleti italiani – afferma Gentiloni – ci fanno essere orgogliosi di essere italiani. Dietro c’è una fatica micidiale: allenamenti, disciplina, lo spirito di squadra. Ma il vostro lavoro, il sacrificio quotidiano, produce sogni e fa sognare un intero Paese. E abbiamo un bisogno di sognare in momento in cui le cose vanno un po’ meglio ma abbiamo tante ferite da ricucire e da rimarginare. Grazie, abbiamo davvero tantissimo bisogno di essere orgogliosi di essere italiani”
“Spesso fa retorica ma non c’è dubbio che ci sono dei valori che dobbiamo coltivare nel vostro impegno ed anche delle conseguenze sociali per il benessere della nostra società. Dal mondo sportivo ci arriva anche un contributo economico, la qualità dell’impiantistica, dell’export. Ma soprattutto ogni volta che si apre una palestra, una piscina, un campo sportivo, è un passo avanti per la nostra coesione sociale, la nostra sicurezza, la nostra democrazia. C’è molto da fare – conclude il premier – per rendere ancora più diffuso e più forte un movimento che comunque è così rilevante”.