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FROSINONE IN FESTA PER IL RITORNO IN SERIE A DI CALCIO

Una citta’ euforica festeggia e accompagna il ritorno del Frosinone in serie A dopo quattro stagioni. Una felicita’ che tutto il popolo canarino aspettava con ansia, dopo un torneo per lunga parte dominato dalla compagine di Grosso che ha dimostrato compattezza e grande qualita’. E’ partita cosi’ la festa a tinte giallazzurre che proseguira’ anche nei prossimi giorni. Celebrazioni che hanno preso vita in tutte le strade e piazze del capoluogo ciociaro.
Tanta la gente che ha invaso la centralissima via Aldo Moro, fino ad arrivare al vecchio stadio Matusa, rimasto ancora nei cuori dei supporter. Molti infatti, si sono ritrovati nei pressi della vecchia struttura. Cori e incitamenti per tutti, iniziando ovviamente dall’ovazione per il presidente Maurizio Stirpe, vero artefice dei successi ottenuti negli ultimi vent’anni. E’ stata proprio la scelta del massimo dirigente di affidarsi quasi tre stagioni orsono a un dirigente di assoluto livello come Guido Angelozzi a far nascere il Frosinone di oggi.
Squadra guidata da un tecnico giovane e preparato, un campione del mondo come Fabio Grosso e acquisti mirati a rinforzare l’organico, iniziando dai vari Lucioni, Ravanelli, Sampirisi, Mazzitelli che gia’ la scorsa stagione avevano festeggiato il traguardo promozione con le rispettive squadre di appartenenza.

L’inizio di campionato della formazione giallazzurra e’ stato altalenante: nelle prime sette giornate sono arrivate infatti ben tre sconfitte contro Benevento, Cittadella e Parma ma anche quattro vittorie. La vera svolta e’ arrivata a partire dall’ottava giornata, dalla quale i frusinati hanno inanellato una serie sei vittorie consecutive e dieci risultati utili, sino alla sconfitta in casa del Genoa.
Una striscia decisiva che ha proiettato la squadra a quel primo posto in classifica conquistato alla decima giornata dopo la vittoria contro il Bari e mai piu’ messo in discussione.
Anche il girone di ritorno ha visto infatti il Frosinone giocare un calcio di grande livello, confermando a piu’ riprese una superiorita’ evidente. Fino al ventinovesimo turno infatti, il divario sulla terza forza del campionato e’ stato sempre almeno di 12 punti. Nonostante i passi falsi casalinghi arrivati contro Parma e Cosenza, i canarini hanno saputo immediatamente reagire conquistando punti importanti in casa di Palermo, Bari e Cagliari. Una parte finale di stagione comunque non semplice, che ha visto i laziali rallentare il passo e pagare i numerosi infortuni e una condizione non ottimale. Prova evidente ne sono i soli 9 punti conquistati nelle ultime sette gare, prima della decisiva sfida casalinga contro la Reggina che ha aperto le porte verso il sospirato ritorno nel paradiso calcistico.

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