FORUM FAMIGLIE:”ROMA NON E’ CITTÀ’ DELLA VITA, DA COMUNE SILENZIO TOTALE”
ESCLUSIVA DI ROMASOCIALE.COM
INTERVISTA AD EMMA CICCARELLI
Le famiglie romane sono sempre più in difficoltà. L’ultima stangata il rincaro degli asili nido e la cancellazione dell’esenzione per il terzo figlio. Abbiamo chiesto ad Emma Ciccarelli, presidente del Forum Associazioni Familiari del Lazio, un quadro della situazione attuale.
All’inizio dell’estate lei aveva preannunciato che sarebbe stato un autunno difficile, ma immaginava che sarebbe stato così difficile?
In effetti no, speravo in azioni di buon senso da parte della Pubblica Amministrazione. Si era parlato di rincari già nella tarda primavera e ci stavamo preparando con le famiglie ad affrontare un nuovo esborso, ma sapere agli inizi di settembre che a questo si sarebbero aggiunti un rincaro degli asili nido e la cancellazione dell’esonero per il terzo figlio è stato drammatico. Le famiglie sono arrabbiate e preoccupate perchè non sanno come affrontare il carovita. Il Forum sostiene che le azioni impositive vadano viste in un ottica di sistema: una famiglia di quattro persone che si trova ad affrontare l’aumento di Tasi e Tari, il rincaro di mense scolastiche, trasporti e parcheggi contemporaneamente versa in grandissima difficoltà perchè sono costi economicamente significativi.
Il suo giudizio sull’approvazione del bilancio di Roma Capitale è stato severo “ bilancio squilibrato che vuole favorire la morte demografica della città”
Certo, perchè in un epoca in cui si cerca di tutelare i diritti di tutti dando a chi non può avere figli strumenti per procreare, in realtà con imposizioni economiche pesanti si fa abortire il sogno di una famiglia che voglia avere più di un bambino. L’onere è superiore alle forze, non c’è uno Stato che aiuti in questa scelta perchè mancano le politiche familiari.
E il bonus Irpef?
Gli ottanta euro sono una beffa per le famiglie, non aiuta il rilancio dell’economia. Le famiglie hanno aspettative pessimistiche per il futuro e con la deflazione non c’è e non ci sarà propensione al consumo: il blocco degli stipendi agli statali è l’ultima aggiunta negativa ad una situazione già critica. Manca l’attenzione alla tutela della famiglia da parte del Governo.
E da parte dell’Amministrazione Capitolina?
A livello comunale è ancora più complicato perchè i cittadini sono consapevoli del deficit di bilancio, ma a fronte di tanti aumenti e dei loro sacrifici non vedono miglioramenti nei servizi pubblici, nei trasporti, nella viabilità: il malumore istiga a non rispondere più a tutte le richieste, ad aggirare i problemi, a lavorare in nero. Roma non offre opportunità lavorative né funzionalità ma chiede ai cittadini di farsi carico dei problemi economici di una difficile metropoli. Il Forum pensa che servano azioni visibili che allertino le Istituzioni e per questo ha deciso di aderire al ricorso al TAR proposto dal consigliere De Palo a proposito degli asili nido. Ad oggi non c’e nessuno che tuteli le famiglie ed il Forum che ha questa funzione deve cominciare a battere i pugni.
Eppure in campagna elettorale Marino parlava di “città a misura di bambino”…
Mi viene da sorridere perché una città a misura di bambino dà spazio alla vita, consente alle famiglie di vivere serenamente e così non è. Nella precedente amministrazione si era cominciato a riflettere sulle politiche familiari ed il Forum partecipava a tavoli di lavoro che stavano aprendo spiragli ed opportunità, ma con questa amministrazione è crollato tutto: evidentemente le politiche familiari non sono una priorità di questa amministrazione.
Prima dell’estate il Forum aveva richiesto un incontro con il Sindaco per affrontare le tematiche delle famiglie: cosa è successo?
La nostra richiesta è rimasta lettera morta anche se la nostra disponibilità c’è sempre. Ci piacerebbe avere un invito, ma non siamo mai stati consultati dall’ Amministrazione Capitolina che vorremmo sollecitare a rendersi consapevole dei disagi che l’inizio delle scuole portano alle famiglie: acquisto di libri, kit scolastici e spese accessorie rilevanti come l’abbonamento al trasporto pubblico, tanto caldeggiato dal Campidoglio. Un nucleo di quattro persone con due figli adolescenti deve pagare per quattro abbonamenti annui mille euro: una cifra insostenibile dalla quale si evince chiaramente la mancanza di politiche a tutela della famiglia. Questa Amministrazione dovrebbe pensare a scontistiche in base al numero dei figli, come accade in altre città, altrimenti ci ritroveremo ragazzi che viaggeranno senza abbonamento per impossibilità materiale, come ci segnalano molte famiglie.
Dunque la vostra adesione alle azioni intraprese dal consigliere De Palo è un segnale?
Uno dei segnali: è un interesse legittimo da tutelare perché le famiglie non hanno voce e non si sentono appoggiate dalle istituzioni, dunque è necessario dare voce e far sentire che c’è chi è dalla loro parte. Si è interrotta la fiducia nella Pubblica Amministrazione, che non è un interlocutore e non presta attenzione: è necessario ricostruire un clima di fiducia, di rispetto ed attenzione a tutte le istanze della cittadinanza, non solo ad alcune. Necessario esercitare l’arte dell’ascolto e della condivisione delle idee nell’interesse comune.
Daniela Pieri