Fatti di Roma

FLASH MOB ANIMALISTA ALL’EUR CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’ACQUARIO

FLASH MOB ANIMALISTI


Al laghetto dell’Eur, uno dei luoghi prediletti dove poter stare all’aria aperta a Roma Sud, punto di riferimento dalle famiglie e non solo, quest’oggi ha visto andare in scena un flash mob organizzato dalle associazioni Animalisti Italiani, Avcpp-Io Libero, Enpa, Lav e Oipa per fermare la costruzione di un acquario in questo spazio.

“Gli attivisti delle associazioni a bordo di 6 pedalò hanno raggiunto lo specchio d’acqua antistante l’area dove dovrebbe sorgere l’acquario. Giunti sul posto hanno aperto uno striscione di 20 metri con un grande cuore al centro e la scritta ‘Anche i pesci hanno un cuore, animali liberi’. Sarebbero in ultimazione i lavori che da anni sono in corso al Laghetto dell’Eur, che negli anni hanno passato le Giunte Veltroni, Alemanno e Marino, per la costruzione di un acquario e sarebbe imminente la sua apertura. Si tratta di una nuova prigione per più di 3.000 (tremila!) animali innocenti, dalle tartarughe marine a pesci del Mediterraneo, agli squali. Una fonte di lucro per società private – fra le quali la Mare Nostrum Romae srl e la multinazionale Merlin Entertainments Group Holding Limited che ha acquari in tutto il mondo e in Italia è presente a Gardaland e Jesolo – su un terreno pubblico come quello dell’Eur di valore inestimabile con un’occupazione di oltre 13mila metri quadrati. E l’enorme volume d’acqua – continua la nota – che servirà continuamente, a quali condizioni arriverà all’Acquario e togliendolo a quali servizi pubblici? L’Acquario ad oggi non ha la necessaria autorizzazione del ministero dell’Ambiente”, così recita una nota che descrive e motiva quanto è stato fatto quest’oggi dagli attivisti del movimento animalista che hanno partecipato al flash mob.

“L’Acquario si fregia della collaborazione -continua la nota- di un’associazione noprofit, la Sea Life Trust, ovviamente non indipendente dalla Merlin srl, che funge da ‘greenwasher’ (lavaggio verde) che ha tra i suoi fini quello di una “pesca responsabile”, così come la Expomed della quale sono soci anche strutture pubbliche e ne è presidente un veterinario, Presidente anche della Fondazione Bioparco sia sotto la Giunta Alemanno che in quella Marino. I presunti obiettivi di educazione, conservazione, ricerca, serviranno solamente a far staccare più biglietti d’ingresso possibile. Negli acquari la mortalità degli animali è altissima. Ma, in assenza di riconoscibilità degli animali, basta catturarne di nuovi in mare e si rimpiazzano subito. Mari, barriere coralline, foche, tartarughe, si salvano grazie a provvedimenti legislativi e scelte personali che nulla hanno a che vedere con il ruolo degli acquari. L’Acquario viola il regolamento comunale sulla tutela degli animali che all’articolo 16 ‘vieta su tutto il territorio qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale,l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche. Il divieto di cui sopra si applica a fiere, mostre di animali, esposizioni, concorsi, sagre, manifestazioni itineranti, spettacoli in strada”

Le rivendicazioni delle associazioni animaliste coinvolte sono principalmente con il commissario prefettizio Tronca per il rispetto del Regolamento comunale e al ministro dell’Ambiente Galletti per le trattative sull’apertura della struttura; viene fatta richiesta inoltre di ristabilire il centro di educazione al rapporto con gli animali.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close