FESTA DELLA DONNA; AL QUIRINALE I FESTEGGIAMENTI, MATTARELLA: “DONNE NECESSARIE PER LA PACE”
“Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata della donna. Accogliendo voi al Quirinale intendo accogliere la passione, le fatiche, i sogni, le amarezze e la gioia di tutte le donne italiane. Della metà dell’Italia”, questo è quanto ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna al Quirinale.
Il Presidente della Repubblica ha poi ringraziato le donne “per la vostra quotidiana e spesso faticosa azione in favore di una società più equa – ha sottolineato – Sono ben consapevole che le donne, non solo in Italia, danno alla società più di quanto ricevono in cambio. Coraggio, tenacia, pazienza e lungimiranza. Sono le caratteristiche necessarie per costruire la pace. Le donne le possiedono. La pace è un processo, ma anche un’attitudine. Dove vi è impegno e forte presenza delle donne, raggiungere obiettivi di pace diviene più agevole”.
“Le donne, con i loro bambini, sono le prime e più indifese vittime – continua il Presidente della Repubblica – di tutti i conflitti, delle violenze, degli esodi forzati, del traffico degli esseri umani, delle persecuzioni etniche e religiose, della povertà e del sottosviluppo. Promuovere e difendere le donne, i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali significa aprire concretamente prospettive di pace“.
Alla celebrazione questa mattina erano presenti le ministre dell’Istruzione Valeria Fedeli, della salute Beatrice Lorenzin, per i rapporti con il Parlamento Marianna Madia, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, la presidente della commissione bicamerale d’inchiesta antimafia Rosy Bindi, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, Federica Mogherini, la segretaria della Cgil Susanna Camusso, diverse donne del mondo dello spettacolo tra cui l’attrice Elena Sofia Ricci che ha condotto le celebrazioni e la cantante Paola Turci che ha eseguito due brani, e molte altre donne del parlamento e delle istituzioni. Per Roma Capitale è presente il sindaco Virginia Raggi.
“Le frontiere della pace sono minacciate ovunque non solo da fenomeni esterni. Assume grande significato, a questo riguardo, l’approvazione alla Camera all’unanimità del provvedimento che assicura un futuro di dignità e speranza ai figli delle donne uccise dai propri compagni o ex compagni – ha aggiunto Mattarella – È un’emergenza sociale tragica e inquietante. Mi auguro che si possa giungere rapidamente a un’approvazione definitiva. Di pace non c’è bisogno solo nelle zone lontane colpite da guerre, persecuzioni, stragi o immani fenomeni migratori. Di pace abbiamo bisogno anche nelle nostre strade, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole e persino nelle nostre istituzioni”.
“Dobbiamo impegnarci di più per promuovere il lavoro e la partecipazione femminile in tutti i settori. Dobbiamo garantire alle donne la piena compatibilità tra la cura della famiglia, funzione essenziale per lo sviluppo ordinato di un Paese, e l’attività professionale. Abbiamo l’obbligo, ma anche un reale interesse, a rimuovere tutti quegli ostacoli di natura economica, sociale e purtroppo di abito mentale, che ancora impediscono a tante donne di raggiungere livelli apicali e parità di retribuzioni. Anche gli uomini devono sapersi mettere in discussione, rinunciare a ogni forma di riserva mentale. Dobbiamo fornire un appoggio reale e incondizionato nella lotta alle diseguaglianze, a maggior ragione quando si manifestano sopraffazione e violenza – ha aggiunto – L’augurio che rivolgo oggi a tutte le donne italiane è che la loro voce sia forte, compatta e ascoltata, nei quartieri, nelle città e nei palazzi delle istituzioni”. Poi prendendo in prestito le parole del premio Nobel Malala Yousafzai, Mattarella ha concluso “il mondo non potrà conoscere il successo se la metà del genere umano è tenuta indietro”.