FEMMINICIDIO, RAPPORTO EURES: LAZIO AL SECONDO POSTO NEL 2014 PER VITTIME
Lazio al secondo posto” nel 2014 tra le regioni italiane “per numero di femminicidi consumati, con 19, insieme alla Sicilia, alle spalle della Lombardia con “30 vittime”.
Un femminicidio ogni 15 giorni, con il 2014 che “si conferma un anno nero” per il fenomeno a livello regionale, con “19 vittime di cui 16 nel solo contesto familiare.
È il quadro che emerge dal Rapporto su caratteristiche e dinamiche del femminicidio nel Lazio, realizzato dall’Eures.
Contrariamente a quanto avviene su scala nazionale, il fenomeno non presenta significative contrazioni né in termini generali né relativamente al contesto familiare e delle relazioni affettive.
Le 19 vittime registrate lo scorso anno sono su una quota analoga rispetto ai 20 femminicidi (di cui 15 in ambito familiare) del 2013, ovvero valori pari a circa il doppio di quelli registrati tra il 2010 e il 2012 (con 11 vittime nel 2010 e 10 nel 2011 e nel 2012)”. Mentre il dato di un femminicidio ogni 15 giorni, si registra a fronte di poco più di uno al mese mediamente rilevato tra il 2004 e il 2014 (il dato medio si attesta a 13,8 casi l’anno).
Tra il 2004 e il 2014 si contano ben 152 femminicidi nel Lazio, di cui 115 nel solo contesto familiare e delle relazioni affettive (in cui si consuma il 75,7% dei femminicidi). Una forte prevalenza che “si riscontra nella quasi totalità degli anni considerati, con valori spesso superiori all’80% del totale, con la sola eccezione del 2012, quando soltanto 4 dei 10 femminicidi censiti sono avvenuti in ambito familiare (40%)”. È quanto emerge dal Rapporto su caratteristiche e dinamiche del femminicidio nel Lazio, realizzato dall’Eures.
Considerando l’incidenza delle vittime di sesso femminile sul totale (degli omicidi, ndr.) queste rappresentano nell’intero periodo 2004-2014 il 29,2% del totale, con punte del 40,4% nel 2009 e del 39,2% nel 2013”. Anche nel 2014 si registra “un’incidenza rilevante anche nel 2014, pari al 33,9%, con 19 donne vittime di omicidio rispetto alle 56 vittime complessivamente censite nella regione. Secondo l’indagine “è possibile osservare, al di là della variabilità su base annua, una progressiva tendenza alla ‘femminilizzazione’ nel profilo delle vittime di omicidio. omniroma