CRISI E VACANZE
La crisi morde famiglie e imprese e i segnali sono i più disparati.Il campanello d’allarme, quando il solleone impazza, arriva inaspettato dai report di chi gestisce, in Italia, le autostrade. Spread, bolle speculative e finanza fuori controllo hanno, in un sol colpo, cancellato i bollini neri. Li ricordate? Parliamo di quei pallini che invitavano alle partenze intelligenti indicando i giorni da non utilizzare per le agognate vacanze.
Eh sì, gli italiani, sempre più in brache di tela, rinunciano al meritato riposo e preferiscono, diciamo così, rimanere a casa obtorto collo. Una tendenza cui non sfugge nemmeno Roma. E se le città non si svuotano, nemmeno i servizi possono chiudere per ferie, soprattutto nelle grandi città, dove aumenta la platea di chi ha bisogno di aiuto. Un’esigenza che ovviamente riguarda in primis la Capitale.
Ci permettiamo allora di rivolgere un appello al Sindaco, Ignazio Marino e al presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Facciano sì che gli ospedali non si svuotino, che gli uffici pubblici non rallentino il loro lavoro, che i negozi non chiudano le serrande senza un adeguato criterio di turn over, che non sia solo la straordinaria operosità del volontariato ad accudire chi ne ha bisogno. Sarebbe davvero insopportabile e inconcepibile, umiliante e mortificante.
Roma ha bisogno di dare un segnale chiaro. Ai suoi cittadini e al Paese intero
Il direttore