ROMA SOCIALE
“Roma Sociale”: due parole che hanno segnato profondamente il mio cammino professionale e di vita. Roma è la mia città dove sono nato e dove ogni giorno lavoro. Una città che amo profondamente e per la quale sentivo da tempo di dovere fare qualcosa di più concreto. La città eterna ha bisogno dell’impegno di ognuno di noi, ha bisogno di potere credere ancora in un futuro basato sulla solidarietà e l’incontro con “l’altro”. Chiara Lubich amava scherzare leggendo Roma al contrario: AMOR! Un significato profondo e un programma per cambiare il nostro modo di essere cittadini romani.
L’altra parola è il sociale. In un momento di crisi profonda e silenziosa non possiamo non ripartire da qui, dalla necessità di andare incontro alle nuove povertà, alle nuove esigenze di una grande città che attende da anni la sua chance.
Roma Sociale avrà come compito quello di dare voce alle tante realtà impegnate per Roma e per il sociale che spesso, però, non hanno spazio venendo relegate ai margini e tirate in ballo solo quando ci sono tronate elettorali o politiche.
Il nostro tessuto sociale ha un immenso patrimonio di solidarietà, di accoglienza e dono di se, che noi da oggi cercheremo di raccontare.
Tutto questo senza paura, senza pesi politici e, soprattutto, al servizio dei romani per fare comprendere che non siamo soli ed anche quando la vita sembra che ti abbia chiuso le porte in faccia scopri che accanto a te ci sono migliaia di persone pronte a tenderti una mano senza chiedere nulla. Roma sociale sarà il giornale di quanti, appunto, non chiedono nulla, ma vogliono donare una nuova possibilità alla nostra città.