DOMENICA PORTE APERTE ALLA SAPIENZA PER “CON LE MANI NELLA STORIA”
Come era costituita la società nell’antica Roma? Quali erano le condizioni di salute delle donne e dei bambini? Come si alimentavano? Lo svela la manifestazione “Con le mani nella storia” promossa dal Museo di Storia della medicina della Sapienza che per l’occasione sarà aperto al pubblico domenica 11 febbraio.
Storici della medicina, antropologi e archeologi illustreranno al pubblico tre casi-modello da cui partire per strutturare una riflessione critica su condizioni di violenza, marginalità sociale, disabilità, stili di vita. Conoscenze rese possibili attraverso lo studio di scheletri e reperti della Roma imperiale e tardo antica esposti all’interno della manifestazione che narrano storie di vita legate a persone che oggi potremmo definire “fragili”, utili a comprendere quanto gli stili e l’ambiente di vita interagiscano con le condizioni di salute e il benessere bio-psico-sociale sia delle popolazioni storiche, sia di quelle contemporanee. Oltre agli incontri scientifici, la manifestazione prevede laboratori interattivi a cura dell’associazione culturale Spqr, che si occuperà di ricostruire per il pubblico eventi in costume sull’alimentazione nel mondo romano, sulla medicina e chirurgia, sulla cosmesi, su attività artigianali come la tessitura al telaio e il confezionamento delle lucerne nell’antichità. Per illustrare le attività dedicate alla cura della persona, saranno esposti oggetti utilizzati non solo in ambito privato, come olii, polveri, essenze profumate, ma anche in ambito pubblico, come l’alambicco di Pyrgos, da Cipro, in uso già nel 1800 a.C.. Presenti anche repliche di rasoi ritrovati nell’area pompeiana e di specchi, tra i quali uno in argento perfettamente conservato. Ci sarà poi uno spazio dedicato alla cucina e all’alimentazione, i visitatori potranno degustare assaggi di pietanze romane che saranno presentate da un archeocuoca che riproporrà antiche ricette come il Libum di Catone (ghiande di ricotta al forno con foglie di alloro), l’Epiyrum (battuto di 3 tipi di olive); ricotta con melograno; la Patina apiciana (pasticcio di carne e pesce); il Savillum (dolce di latte, miele e ricotta, antesignano della cheesecake); e il Panis cibarius. L’attività didattica dedicata alla medicina prevede la messa in scena teatrale di un intervento chirurgico nella Roma antica, recitato in costume, in latino e utilizzando perfette riproduzioni dello strumentario chirurgico di cui parlano le fonti mediche. Un piccolo banco con esempi di strumenti chirurgici romani sarà a disposizione del pubblico che potrà usufruire di informazioni dettagliate sull’uso e il significato dei singoli strumenti. Infine, le attività didattiche di tessitura e modellazione delle lucerne consentirà a tutti i partecipanti di apprendere le tecniche artigianali in uso a Roma e di cimentarsi nella loro realizzazione. L’evento è parte del progetto Terza Missione “Medicina e Scienza” del Dipartimento di Scienze e Biotecnologie medico-chirurgiche, Sapienza Università di Roma. La giornata sarà replicata il 12 e 13 febbraio a uso esclusivo delle scuole che abbiano aderito all’iniziativa e partecipato a tutto il percorso formativo del Progetto.