Religioni

DOMENICA L’INAUGURAZIONE DEL CENTRO PARROCCHIALE DON ORIONE RICOSTRUITO DOPO IL SIMSA

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Un altro tangibile segno di speranza viene ad illuminare il lungo e complesso percorso di rinascita post sima nel territorio piceno. Domenica prossima 30 settembre il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole, orionino, inaugurerà il nuovo centro polivalente parrocchiale “San Luigi Orione “di Acquasanta Terme.

La cerimonia, presieduta dal Vescovo, inizierà alle ore 16 con un momento musicale e vedrà la presenza, tra gli altri, del Vicario generale della Congregazione don Oreste Ferrari, di don Aurelio Fusi, Direttore provinciale della Provincia Religiosa Madre della Divina Provvidenza, del primo cittadino di Acquasanta Sante Stangoni, dei sindaci dei comuni limitrofi e di autorità civili e militari.

La struttura è stata realizzata grazie al generoso contributo della Congregazione di Don Orione e al sostegno di altri generosi benefattori. Il centro sarà a disposizione della parrocchia di Acquasanta e di tutte quelle della Vicaria fornendo molteplici servizi ed opportunità di aggregazione religiosa e civile a tutto il comprensorio.

“La realizzazione di questo centro parrocchiale rappresenta il forte desiderio di ripartire e di restituire ad Acquasanta e a alle varie località colpite dal sisma quei punti di riferimento spirituali e sociali attorno a cui la comunità può stringersi e rifiorire – afferma mons. D’Ercole – ringrazio la Congregazione di don Orione, a cui mi onoro di appartenere, per aver consentito il conseguimento di questo traguardo e quanti con slancio e fede lavorano per la piena ripresa di tutte le attività dopo il tragico evento del terremoto. Don Orione – prosegue il presule – prestò una grande opera di aiuto e carità nel terribile sisma di Messina nel 1902 e nel terremoto della Marsica del 1915 ecco che quindi appare particolarmente significativo intitolare questa struttura proprio al fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, ispiratore di un modello di intervento comunitario concreto ed incisivo che unisce l’amore per i poveri all’educazione dei giovani”.

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