DOMENICA 15 LUGLIO TORNA A ROMA IL DISABILITY PRIDE
Non vedenti, non udenti, anziani non autonomi, persone che hanno avuto ictus, mutilati, nei paesi Ocse una persona su sei ha una qualche forma di disabilità. Contro le barriere architettoniche e culturali che impediscono loro di vivere in autonomia, si terrà il 15 luglio a Roma il Disability Pride, un corteo che tra suoni e colori sfilerà per il centro storico fino a raggiungere Piazza del Popolo, alternando momenti di gioco e di riflessione politica. A lanciare l’iniziativa, patrocinata da Parlamento Europeo e Anci, e che si terrà nel giorno in cui ricorre la firma della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili, è stata una conferenza stampa ospitata oggi presso la Sala Nassirya del Senato.
L’Italia, ha ricordato Bruno Galvani, presidente Fondazione Anmil Onlus, “è tra gli ultimi in Europa per risorse e servizi investiti a favore delle persone disabili. Si spendono 438 euro pro-capite annui, meno della media europea (531), lontanissimi dal Regno Unito (754)”. Le conseguenze sono evidenti.
“Ogni cittadino con esperienza di disabilità motoria, temporanea o permanente, conosce la frustrante condizione di muoversi quotidianamente tra marciapiedi sconnessi e assenza di percorsi accessibili”, ha ricordato l’avvocato Dario Dongo, membro del comitato direttivo di Disability Pride Onlus.
“Non c’è democrazia senza inclusione e in questo si devono impegnare tutte le parti politiche al governo come all’opposizione”, commenta Edoardo Patriarca (Pd), promotore dell’incontro di oggi.