DALL’ELEMOSINIERE DEL PAPA VIVERI E MASCHERINE PER UN PALAZZO OCCUPATO ALLA ROMANINA
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Non abbandonare gli ultimi, gli invisibili ai canali di assistenza ufficiali, i più esposti al contagio. Con questo spirito la Chiesa sta dando il suo contributo spirituale e materiale a chi soffre per la pandemia di coronavirus e con questo spirito ieri pomeriggio il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità, ha portato l’aiuto del Papa agli inquilini del “palazzo Selam” alla Romanina, oltre il raccordo di Roma.
È quanto si legge su Vaticannews.va. Un palazzo di sette piani, nato come edificio universitario e diventato una struttura di accoglienza per i profughi in attesa di protezione internazionale, dove oggi vivono stipate in condizioni sanitarie precarie circa mille persone, la maggior parte delle quali provenienti dal Corno d’Africa. A loro e ai numerosi bambini che vivono nel palazzo sono stati forniti viveri di prima necessità come pasta, riso, pomodori e latte, oltre a saponi, disinfettanti, mascherine e termometri per cominciare ad affrontare l’emergenza.
In molti, spiega la dottoressa Donatella D’Angelo, che ha accompagnato il cardinale Krajewski, non avevano la percezione di cosa stesse succedendo fuori dall’edificio. Una mancanza di informazioni dovuta anche al fatto che in pochi nel palazzo parlano italiano e hanno accesso ai media. La maggior parte di loro, poi, ha perso il lavoro e non ha più nulla da guadagnare, anche perché spesso si trattava di lavoro senza alcun tipo di contratto.