DAL VATICANO UN VADEMECUM PER COINVOLGERE I GIOVANI NELLA VITA DELLA CHIESA
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Un vademecum ad hoc per coinvolgere i giovani nella vita della Chiesa. È una sorta di Gps “Spirito rinnova ogni cosa. Una pastorale giovane per i giovani”, il nuovo volume dalla Libreria Editrice Vaticana di suor Nathalie Becquart la cui prefazione è a firma di fratel Alois, Priore di Taizé.
Sulla base della sua lunga esperienza pastorale con i giovani, l’autrice, religiosa francese particolarmente coinvolta nella preparazione e nell’evento del Sinodo dei giovani dell’ottobre 2018, presenta un vero originale ripensamento della pastorale giovanile chiamata a diventare giovane con i giovani. Questo libro, in effetti, è un vero e proprio Gps per ispirare una pastorale che si adatti alle generazioni attuali. Attraverso cinque capitoli che delineano gli atteggiamenti fondamentali per vivere la missione con i giovani nell’attuale contesto della nostra società secolarizzata, suor Nathalie Becquart fornisce esempi concreti e tracce pratiche radicati nella visione disegnata dal Sinodo dei giovani e dagli orientamenti della Christus vivit di papa Francesco.
Spesso oggi si dice che i giovani sono cambiati e che non sono più reattivi alle iniziative pastorali. In realtà in queste pagine suor Nathalie mostra che una pastorale che tenga conto della cultura e delle sensibilità dei giovani di oggi ha ancora molto appeal su di loro. Le indicazioni che la religiosa fornisce partono dalle esigenze dei giovani e indicano gli aspetti utili al loro supporto e alla loro crescita interiore nella fede: l’importanza dell’ascolto; una Chiesa relazionale e non solo istituzionale; l’attuazione di una pastorale audace e creativa adeguata alle situazioni di vita dei giovani; il bisogno di riferimenti e di guide per apprendere a discernere e a maturare delle decisioni positive; l’importanza di trattare temi a loro cari. Insomma, vere e proprie linee guida per aiutare tutti coloro che nella Chiesa sono desiderosi di unirsi e accompagnare le nuove generazioni nella crescita, in sinergia con la loro cultura e il loro nuovo linguaggio, secondo uno stile di corresponsabilità con i giovani stessi. Il nuovo che il Sinodo ci ha mostrato, infatti, consiste nel considerare i giovani non più come semplici destinatari dell’attività pastorale, ma come veri protagonisti della vita della Chiesa.