Religioni

DAL “PADRE NOSTRO” AL “GLORIA”, COME CAMBIA LA MESSA DA DOMENICA PROSSIMA

Le parrocchie laziali saranno le pioniere. Da domenica prossima 29 novembre, infatti, in tutte le chiese di Roma e della Regione entrerà in vigore il nuovo messale che diventerà obbligatorio nelle parrocchie del Paese a partire da Pasqua, dal 4 aprile del prossimo anno.

Fra le novità introdotte dal nuovo messale della Cei , anche se alcune parrocchie avevano già accolto le novità cominciando ad abituare i fedeli, c’è la modifica sul Padre Nostro: non si dirà più “e non ci indurre in tentazione”, ma “non abbandonarci alla tentazione”. Nella stessa preghiera è previsto l’inserimento di un “anche” (“come anche noi li rimettiamo”).  Un’altra modifica riguarda poi il Gloria dove il “pace in terra agli uomini di buona volontà” verra  sostituito con il nuovo “pace in terra agli uomini, amati dal Signore”. Sono state poi introdotte ulteriori modifiche che riguardano solo i sacerdoti: ad esempio nelle preghiere eucaristiche, al momento della consacrazione del pane e del vino.

Tra le novità c’è anche l’inserimento della dicitura “Fratelli e sorelle” laddove prima nella formula penitenziale del “Confesso a Dio onnipotente” o nelle varie monizioni e Preghiere eucaristiche -, si parlava solo di “Fratelli”. Quanto alle variazioni che riguardano più il sacerdote celebrante, si segnala ancora che nella Preghiera eucaristica II, laddove si diceva “e tutto l’ordine sacerdotale”, verrà  specificato “con i presbiteri e i diaconi”. E, nella preghiera III, “il collegio episcopale, tutto il clero” diventa “l’ordine episcopale, i presbiteri, i diaconi”. 

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