Religioni

DA “AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE” 3 PROGETTI PER I BAMBINI CHE VIVONO IN ZONE DI PERSECUZIONE

Uccisi in attentati kamikaze, obbligati a lasciare le proprie case e a vivere in campi profughi, oppure resi schiavi. “In alcuni Paesi al mondo essere dei bambini cristiani significa anche questo”: lo sottolinea la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, che dedica una campagna speciale ai bambini cristiani con tre progetti specifici a loro sostegno in Siria, Pakistan e Sierra Leone.

In Pakistan Acs assicurerà il catechismo dei 250 piccoli fedeli della parrocchia del Santo Rosario di Warispura vicino Faisalabad. In Sierra Leone, la Fondazione sosterrà la fede dei piccoli cristiani donando mille Bibbie del Fanciullo e mille Libretti del Rosario ai bambini della diocesi di Kenema nel Sud del Paese.

In Siria, invece, Acs sosterrà l’asilo delle suore Francescane Missionarie di Maria che accoglie gratuitamente i bimbi delle famiglie povere di tre sobborghi di Damasco, Kachkoul, Douela e Yaafur.

“I bambini sono le prime vittime del conflitto siriano – dichiara ad Acs la direttrice dell’asilo, suor Renée Coussa -, hanno paura di qualsiasi rumore che gli ricordi il fragore delle bombe. Per questo assicuriamo loro anche assistenza psicologica. Assistiamo a tanti drammi, ad esempio qualche mese fa i padri di due dei nostri alunni sono scomparsi. Come spiegarlo ad un bambino di tre anni che aspetta il papà. Alla violenza della guerra si aggiunge la miseria in cui vivono tante famiglie siriane”.

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