CUBA, PAPA: LE PERSONE HANNO UN OCCHIO DI CARNE E UNO DI VETRO
“Le persone hanno due occhi, uno di carne e uno di vetro. Con l’occhio di carne vediamo quello che guardiamo. Con l’occhio di vetro vediamo ciò che sogniamo”.
Lo ha detto ieri sera (ore 18,40 locali, 0,50 in Italia) Papa Francesco, riprendendo una frase di uno scrittore latino-americano, nell’incontro con i giovani davanti al Centro culturale P. Félix Varela de La Habana.
Anche con i giovani il Papa ha messo da parte il discorso preparato e ha parlato a braccio. “Un giovane che non è in grado di sognare – ha detto – è chiuso in se stesso”. Il Papa ha invitato a sognare grandi cose: “Sognate che con voi il mondo può essere diverso. Se voi date il meglio di voi stessi aiutate il mondo a essere diverso. Non dimenticare, sognate”.
Il Pontefice ha poi parlato della capacità di accogliere e accettare chi la pensa diversamente. In realtà, a volte “siamo chiusi. Entriamo nel nostro piccolo mondo e ci chiudiamo nelle conventicole delle ideologie o delle religioni. Quando la religione diventa conventicola, perde la parte migliore, perde la sua realtà di adorare Dio, di credere in Dio. è una conventicola di parole, di preghiere, di prescrizioni morali. E quando io ho la mia ideologia, il mio modo di pensare e voi avete la vostra, mi chiudo in questa conventicola dell‘ideologia”. agensir