COSTANTINI (CISL): “A ROMA SITUAZIONE DRAMMATICA, LA PANDEMIA HA INGIGANTITO LE CRITICITÀ”

“La pandemia ha ingigantito le criticità esistenti e ne ha create di nuove. Sul territorio romano la situazione è drammatica; troviamo il segno meno dappertutto. Nel commercio al dettaglio a gennaio 2021 operavano oltre 62000 imprese: a settembre 2021 se ne contano 5000 in meno”. Così il segretario generale della CISL Roma Capitale e Rieti, Carlo Costantini, al 19esimo congresso dell’unione sindacale territoriale.
“Il turismo è centrale per l’economia della città. In questi giorni l’Hilton ha annunciato una chiusura di 18 mesi e il licenziamento di 164 persone, cosi come l’hotel Ambasciatori ha attivato il licenziamenti di 51 lavoratori- continua Costantini- Gli aeroporti non vanno meglio. La pandemia ha fatto registrare cali a doppia cifra. Nei primi otto mesi del 2021 il traffico passeggeri registrato da aeroporti di Roma è diminuito di un quarto, calo trainato dai voli internazionali extra Ue (-39,3% ) a fronte di una stabilità dei voli nazionali: gli analisti parlano di una ripresa dei flussi ai livelli pre crisi probabilmente non prima del 2025. Un’incertezza che vede esposti di più i 40mila lavoratori dell’indotto, la stragrande maggioranza residenti a Roma o nell’area metropolitana. Certo resta il nodo degli 8000 addetti ex Alitalia in cassa integrazione, di cui molti a zero ore che saranno coperti fino al 2023, ma senza assicurazioni per il futuro. Cosi come sono in difficoltà i lavoratori del sistema bancario romano , Monte dei Paschi, BNL, Credito Cooperativo, tanto per citare i giù noti, oggetto di scalate, acquisizioni, ristrutturazioni, tagli e chiusure di filiali”.
“Roma deve ripartire e per farlo deve sfruttare al massimo i fondi del PNRR, e superare la trappola del debito- continua Costantini- perché già nel 2020 il 9,4% della popolazione romana si trovava in difficolta a causa della impossibilità di poter affrontare spese improvvise o quelle legate all’abitazione. Allo stesso tempo anche il dato della grave deprivazione abitativa (immobili insicuri o precari, mal riscaldati, in condizioni igieniche inadatte, alloggi in strada, roulotte o tende) segna un andamento in accelerazione con una percentuale del 6,9% sull’intera popolazione romana, superiore di quasi 2 punti rispetto al dato nazionale che si attesta al 5%.
Complessivamente nella capitale la quota di popolazione a rischio povertà è del 18%”.
“E in questo quadro ci sono famiglie, circa 5000, costrette ad occupare immobili abbandonati da tempo- aggiunge Costantini- Roma è già la capitale europea delle occupazioni dei senza tetto, e 14500 famiglie, molte con sfratto esecutivo, aspettano inutilmente le case popolari che non ci sono. È urgente, anche in vista del giubileo 2025 e dell’auspicabile buon fine della candidatura di Roma ad Expo 2030, dotare Roma di un rete di trasporto sotterranea e di superfice adeguata ad un grande capitale europea. Riteniamo inoltre non più rinviabile una seria analisi sullo stato delle società partecipate: da Farmacap a Roma Metropolitane, passando per Roma Multiservizi e Risorse per Roma”.