Fatti di Roma

CORTEO ROMA: FRASI FOSCHI INACCETTABILI, NOI GIORNALISTI IMPEGNATI NELLE STRADE OGNI GIORNO ACCANTO AGLI ULTIMI

Porta Pia


Una cosa è certa è che Marino e i suoi più stretti collaboratori non ne azzeccano una.

Dopo la falsa laurea del capo staff di Nieri ecco la ciliegina sulla torta con le frasi offensive e fuori luogo di Enzo Foschi contro i giornalisti definiti come i veri “Black Block”.

Personalmente e a nome della mia redazione ci ribelliamo a questo atteggiamento. Prima di tutto, perché vogliamo testimoniare la nostra solidarietà ai colleghi che sabato erano in strada a fare il loro lavoro e in secondo luogo perché noi di Roma Sociale ogni giorno con il nostro lavoro – nei territori – cerchiamo di essere accanto a chi è in difficoltà e per questo certo non ci sentiamo certo dei black block.

A Foschi chiediamo invece di farsi parte diligente, affinché il Sindaco Marino incontri le associazioni cattoliche che hanno chiesto un incontro per parlare dei veri problemi della città e della situazione disastrosa dei servizi sociali nei municipi.

Invece di puntare il dito sulla nostra categoria, perché Foschi non si è  lanciato in un coerente “mea cula” sugli stipendi d’oro dei collaboratori del Sindaco?

In un contesto quello romano ormai in difficoltà quasi irreversibile dobbiamo farci portavoce di un fastidio profondo da parte dei cittadini romani che vedono la città invasa da manifestanti che bloccano una delle piazze più belle di Roma come Porta Pia imponendo a tutta la collettività un sistema di prepotenza che definisco ormai legalizzata per ottenere una casa. Ma chi ha pagato le spese della manifestazione? Chi quelle delle pulizie? Chi gli straordinari delle forze dell’ordine?

Come premio gli antagonisti verranno ricevuti anche dal Sindaco e addirittura dal Ministro Lupi. Incredibile! Ma gli altri che sono la maggioranza, i romani, che ogni giorno fanno il proprio dovere chi li tutela? E chi da oltre 10 anni in lista di attesa in maniera legale per avere un’abitazione cosa deve fare? Nessuno li ascolta o li riceve.

A questa vera e propria ingiustizia fa eco anche l’assessore alla scuola, Alessandra Cattoi che lancia l’idea dei viaggi della memoria a Lampedusa. Gesto nobile, ma a nostro avviso non occorre andare troppo lontano basterebbe farsi un giro per Roma sotto i ponti, nei sottopasso e nelle baracche che ormai hanno colonizzato ogni angolo verde della Capitale.

Ci chiediamo ancora una volta quando il Sindaco deciderà di ascoltare veramente la voce di tutte le associazioni che lavorano a Roma ogni giorno accanto a chi soffre?

Il direttore

 

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