Fatti di Roma

CON IL REVOVERY PLAN PREVISTE PER ROMA OPERE PER CIRCA 8 MILIARDI

Nella bozza di recovery plan del governo per Roma ci sono il completamento della linea C della metropolitana fino a Clodio/Mazzini, la chiusura dell’anello ferroviario, il potenziamento dell’acquedotto del Peschiera, la rigenerazione di sei immobili, tra cui quello che ospiterà il Polo cibernetico di Roma.

In totale circa 8 miliardi, poco meno di un terzo dei 25 miliardi chiesti dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. Per la Metro C è richiesta una somma di poco più di 5,8 miliardi di euro. È di 547 milioni di euro la cifra prevista, invece, per la chiusura dell’anello ferroviario di Roma. Il progetto è quello di raddoppiare la tratta Valle Aurelia – Vigna Clara e realizzare un nuovo tracciato tra la fermata Vigna Clara e la stazione Val d’Ala comprensiva della nuova stazione Tor di Quinto (dove sarà possibile effettuare l’interscambio con la linea Roma – Viterbo gestita da Atac) e della diramazione per Roma Smistamento (bivio Tor di Quinto). La somma contempla anche i costi di modifica al Prg di Roma Tiburtina e l’interconnessione con la linea Roma – Grosseto al bivio Pineto.

Per la messa in sicurezza dell’acquedotto del Peschiera, a servizio del territorio dell’Ato 2 Lazio centrale e che rappresenta da solo circa l’80 per cento del fabbisogno idrico degli oltre 3 milioni di abitanti di Roma, vengono chiesti 600 milioni di euro. Infine ammonta a 12,2 milioni la somma prevista, a valere sul recovery fund, per gli interventi che dovranno riguardare i commissariati: San Basilio, per la ricollocazione del commissariato Appio-San Giovanni; San Lorenzo; Casilino Nuovo; Prati. A questi nello stesso importo si aggiunge la ristrutturazione dell’immobile comunale di Genzano, unica opera prevista nell’area metropolitana. Otto milioni di euro sono stati richiesti, infine, per la realizzazione del Polo Cibernetico nell’immobile da riqualificare e adattare Tommaso Campanella di Roma.

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