CON IL NUOVO REGOLAMENTO DELLA POLIZIA URBANA ARRIVANO MULTE PER PROSTITUTE E “ROVISTATORI”
Anche a Roma saranno multate le prostitute e i loro clienti. Non solo. Questi ultimi, quando pizzicati a far salire in auto una signorina, saranno anche inseriti in un percorso riabilitativo. È quanto previsto dal nuovo regolamento di Polizia Urbana approvato dalla Giunta Raggi che adesso dovrà andare in Aula Giulio Cesare per l’approvazione definitiva. Professioniste e clienti inoltre potranno essere oggetto di daspo urbano, anche questo strumento introdotto con il nuovo regolamento.
“Oggi presentiamo un regolamento che mancava da 72 anni, frutto di un lavoro intenso fatto di adeguamento normativo alla realtà moderna della città. Abbiamo lavorato molto, per dare a questo codice degli strumenti nuovi e attuali per intervenire a partire dal Daspo urbano. Questa misura era stata introdotta nel febbraio 2017, che prevede il divieto d’accesso ad alcune aree della città per 48 ore e, nel caso di condotta reiterata, di estenderlo fino a 60 giorni, uno strumento ordinario che inseriamo accanto agli altri”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi intervenendo alla presentazione del nuovo regolamento di Polizia Urbana questa mattina presso la sede della polizia locale di Roma Capitale in via della Consolazione.
“Abbiamo scelto di porre l’accento su alcuni temi, per stringere un nuovo patto culturale con questo atto che intendiamo come codice di convivenza civile con cittadini e turisti”, ha aggiunto la sindaca che poi ha descritto alcuni dei fenomeni che verranno contrastati con il nuovo regolamento: “Una delle chiavi del nuovo Codice il rispetto con il patrimonio di Roma, a partire dalle fontane che sono diventate una sorta di piscina a cielo aperto, fatto intollerabile. Poi altri fenomeni come i saltafila, la vendita abusiva di cibi e bevande che sfuggivano agli strumenti ordinari di contrasto. Abbiamo, infine, introdotto norme antibivacco, norme anti rovistaggio, condotte odiose che fino a oggi non potevano essere contrastate se non con le ordinanze urgenti”. “La città – ha concluso la sindaca – è una comunità che funziona se ci sono regole condivise chiare in assenza delle quali credo che negli ultimi anni sia saltato il patto tra amministratori e cittadini e noi lo vogliamo ricostruire”.