CODACONS IN DIFESA DELL’ELEMOSINIERE: NON PUNIBILE CHI AGISCE PER SALVARE GLI ALTRI
La vicenda dello stabile ex Inpdap occupato a Roma si arricchisce di un nuovo capitolo. Il Codacons presenterà infatti oggi alla Procura della Repubblica di Roma un esposto per calunnia contro Acea, in cui si chiede alla magistratura di aprire una inchiesta sul comportamento della società energetica. Lo rende noto il Codacons.
Alla base della denuncia dell’associazione, “lo stato di necessità in cui versano gli occupanti del palazzo, tra cui figurano ben 98 minori”.
“L’esposto presentato ieri da Acea in Procura per furto di energia è un atto illegittimo che potrebbe configurare la fattispecie di calunnia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Quando infatti si è in presenza di uno stato di necessità come nel caso dello stabile di Santa Croce in Gerusalemme, con bambini e minori che non possono in alcun caso essere lasciati senza energia, non è possibile configurare reati come quelli ipotizzati dalla società energetica. Il nostro codice prevede in sostanza una esimente per particolari casi di bisogno e opportunità, e in questo caso nei confronti dell’elemosiniere Konrad Krajewski non può configurarsi alcun illecito”.
“L’art. 54 del Codice penale – prosegue la nota – prevede infatti che: ‘Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo’. Per tale motivo – prosegue la nota – l’associazione presenterà oggi stesso un esposto in Procura contro Acea, chiedendo di indagare per la possibile fattispecie di calunnia”.