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CIVITAVECCHIA, LIBERATI 7500 RICCI DI MARE PESCATI DI FRODO
Ieri notte la Guardia Costiera di Civitavecchia, durante alcuni controlli per il contrasto alla pesca di frodo, ha effettuato un sequestro di 7.500 ricci di mare a danno di tre pescatori lungo il litorale di Santa Marinella. A seguito di indagini e appostamenti, a mezzanotte il personale operante ha individuato e fermato due pescatori non autorizzati intenti nella raccolta degli echinodermi, provvedendo al sequestro di circa 5.000 ricci di mare, contenuti in cinque ceste, oltre che dell’attrezzatura subacquea utilizzata. Due ore più tardi è stato intercettato un terzo pescatore di frodo, trovato in possesso di circa 2.500 esemplari. Ai tre soggetti, tutti pugliesi, sono state contestate 5 sanzioni amministrative per un totale di 15.000 euro”. Lo riferisce un comunicato della Guardia Costiera. “Dopo il sequestro i 7.500 ricci, ancora vivi e vitali – si legge -, sono stati rigettati in mare. L’intensa attività di vigilanza della Guardia Costiera si pone l’obiettivo di contrastare l’abusivo esercizio di tale pesca, tutelando così gli operatori che, autorizzati, la esercitano lecitamente e nel pieno rispetto delle risorse. Il litorale, storicamente riconosciuto quale inestimabile bene ambientale e caratterizzato da un prezioso ecosistema marino, di cui i ricci di mare ne costituiscono un valore aggiunto, oggi più che mai necessita di una accurata preservazione al fine di evitare che l’attività umana, a maggior ragione quella non autorizzata, ne provochi il declino. A riguardo la Capitaneria di porto di Civitavecchia, in collaborazione con gli operatori del settore e il Cismar (Centro Ittiogenico sperimentale marino) di Civitavecchia, in un’ottica di maggiore prevenzione, sta elaborando studi e progetti per un uso più consapevole delle pregiate risorse marine”.