CHIUDE IL CENTRO ESTIVO PER 65 BAMBINI FRAGILI, SCRITTO A FEDEZ PER VISITARE “BIMBI DI STRADA” DELLA CAPITALE
Si chiude domani il centro estivo “Columella City” realizzato dai catechisti del Centro Oratori Romani (COR) e sostenuto dalla Medicina Solidale che con MCDONALD’S Italia ha provveduto ai pasti e all’osservazione pediatrica nell’ambito del suo progetto di tutela dei minori vulnerabili.
Medicina Solidale, nata oltre 13 anni, fa opera in 6 ambulatori di strada e in quello sotto il colonnato di San Pietro.
Dal 15 giugno scoro sono stati accolti 65 i bambini – tra i 6 e i 12 anni provenienti dalla periferia sud est di Roma – in un grande spazio verde nel cuore del Quadraro per vivere insieme momenti di gioco, danza e festosa amicizia pur nel rispetto di tutte le norme previste in questo stano tempo della pandemia.
Per la chiusura di questa iniziativa gratuita l’associazione Medicina Solidale ha deciso di scrivere al noto cantante FEDEZ autore della canzone bimbi di strada pe rinvitarlo a vistare i più piccoli che vivono ai margini e nelle strade della Capitale.
“Il sorriso dei ragazzi – spiega LUCIA ERCOLI, direttore dell’associazione Medicina Solidale – e le loro gaie risate hanno riempito di colore Columella City facendone un punto di incontro tra Chiesa in uscita e nuove generazioni, in un momento così problematico per i più piccoli che durante il lungo lock-down hanno dovuto rinunciare ad amici, compagni di scuola, familiari e insegnanti”.
“Il tempo donato dai catechisti, dagli organizzatori, dai medici – aggiunge ERCOLI – è il segno vivo dell’amore che solo donando suscita vita e speranza anche in tempi difficili; a servizio dei più piccoli abbiamo volto lo sguardo al futuro gettando semi di accoglienza, ascolto, dialogo e partecipazione nei cuori dei ragazzi a cui è affidato il compito di custodirne i germogli. Sono loro infatti i veri protagonisti di ogni autentico rinnovamento”.
“Mettere i bambini al centro! E’ questo il messaggio – conclude ERCOLI – che parte da Columella City per la città di Roma, per gli adulti a cui è affidato il compito di accogliere accompagnare e promuovere la vita di ogni bambino. Ed è per questo che abbiamo scritto a FEDEZ affinché attraverso la sua persona si possa tenere alta l’attenzione sull’infanzia che soffre”.–