PAPA FRANCESCO: “NON SPIUMARE GLI ALTRI CON LE CRITICHE”
“Non ’spiumare’ gli altri con le critiche, con le invidie e con le gelosie”. Il messaggio che oggi Papa Francesco, piuttosto singolare, ha rivolto ai fedeli in piazza San Pietro durante l’udienza generale, è un invito a “non sparlare degli altri e non giudicare ma perdonare, essere misericordiosi, vivere la nostra vita nell’amore e donare, per non perdere l’identità di cristiani’.
“L’amore misericordioso è l’unica via da percorrere. Quanto bisogno abbiamo noi tutti di essere un po’ più misericordiosi! Così – spiega il Papa – il nostro cuore si allarga nell’amore. Invece, l’egoismo e la rabbia fanno il cuore piccolo piccolo e duro come una pietra. Preferite forse un cuore di pietra o un cuore pieno d’amore? – è la domanda che pone a tutti i fedeli presenti – e allora, siate misericordiosi. La Chiesa non può che essere sacramento della misericordia di Dio nel mondo, in ogni tempo e verso tutta l’umanità”.
Proprio per questo, Francesco, sostiene che “ogni cristiano è chiamato ad essere testimone della misericordia e questo avviene in cammino di santità. Pensiamo a quanti santi e sante della carità illuminano la storia della Chiesa! Tutti sono diventati misericordiosi perché si sono lasciati riempire il cuore dalla divina misericordia. Hanno dato corpo all’amore del Signore riversandolo nelle molteplici necessità dell’umanità sofferente. In questo fiorire di tante forme di carità è possibile scorgere i riflessi del volto misericordioso di Cristo”; questo passaggio della catechesi di oggi spiega al meglio cosa noi tutti rappresentiamo per il Signore, considerato che “Dio è come un padre e come una madre che ama di insondabile amore e lo riversa con abbondanza su ogni creatura“.
“Dio è perfetto – sottolinea il pontefice – tuttavia, se lo consideriamo così, diventa impossibile per gli uomini tendere a quella assoluta perfezione. Invece, averlo dinanzi agli occhi come misericordioso, ci permette di comprendere meglio in che cosa consiste la sua perfezione e ci sprona ad essere come lui pieni di amore, di compassione e di misericordia. Ma, mi domando, le parole di Gesù sono realistiche? È davvero possibile amare come ama Dio ed essere misericordiosi come lui? Se guardiamo la storia della salvezza, vediamo che tutta la rivelazione di Dio è un incessante e instancabile amore per gli uomini” e la morte di Gesù in croce “è il culmine della storia d’amore di Dio con l’uomo. Un amore talmente grande che solo Dio lo può realizzare. E’ evidente – conclude Francesco – che, rapportato a questo amore che non ha misura, il nostro amore sarà sempre in difetto. Ma quando Gesù ci chiede di essere misericordiosi come il Padre, non pensa alla quantità! Egli chiede ai suoi discepoli di diventare segno, canali, testimoni della sua misericordia“.