Religioni

CHIESA, GALANTINO: “PENSO CHE EUTANASIA O SUICIDIO ASSISTITO NON SIANO SEGNO DI CIVILTA’ EVOLUTA”

galantino


“Continuo a pensare che l’eutanasia o il suicidio assistito non siano segno di civiltà evoluta, come sento dire con tanta sicurezza: ritengo che rappresentino una risposta troppo sbrigativa ai bisogni autentici di chi soffre per malattie o infermità e che nascondano un messaggio non solo falso ma anche deleterio e cioè che esistano alcune vite che, per alcune condizioni, non sono degne di essere vissute”. E’ quanto afferma al ‘Corriere della sera’ monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervistato sul momento di preghiera in chiesa per Dj Fabo e sul caso di Piergiorgio Welby per il quale fu rifiutato il funerale in chiesa.

“Ciascuna vicenda è a sé, diversa dalle altre. Talvolta, – continua Mons. Galantino – manca la capacità di fare silenzio e di accompagnare al silenzio il rispetto e al rispetto l’attenzione e la valutazione delle storie personali. Penso che sia una virtù rinunciare a strumentalizzare certe contingenze, anche quando gli scopi sono nobili e necessari. I singoli casi non sono mai uguali fra loro”. Ma nel caso dell’eutanasia, avverte il segretario della Conferenza episcopale italiana, “la società trova comodo liberarsi di vite che, secondo quel messaggio falso e deleterio, non sono degne di essere vissute. L’effetto conclusivo – spiega – sarebbe la creazione di una ’sacca di scarto’ in cui collocare i titolari di una vita non degna e che la comunità può omettere di sostenere. Non credo sia il volto di una società davvero civile”, conclude monsignor Galantino.

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