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CHI VIVE IN OCCUPAZIONE POTRÀ CHIEDERE LA RESIDENZA, ATTESE MIGLIAIA DI DOMANDE

Dalla prossima settimana chi vive in occupazione, in situazioni informali o in alloggi popolari, a Roma potrà richiedere il riconoscimento della residenza anagrafica, l’allaccio dell’utenze e di conseguenza potrà accedere a una serie di servizi pubblici sotto casa: dalla sanità alla scuola. La misura interesserà migliaia di persone che vivono nelle occupazioni “socio-abitative”, scuole, ex caserme, stabili abbandonati, e in alloggi popolari.

Ieri l’assessore al Decentramento di Roma, Andrea Catarci, dopo un lavoro di settimane con il prefetto Bruno Frattasi, ha emanato la circolare che disciplina la direttiva del sindaco Roberto Gualtieri. Sono due i grandi gruppi che potranno presentare domanda: persone e nuclei familiari svantaggiati dal punto di vista sociale (che abbiano quindi in carico disabili, minorenni, anziani dai 65 anni in poi); persone e nuclei familiari in condizione di svantaggio economico, ovvero con un reddito cumulativo annuo non superiore ai 21.200 euro. La fascia di reddito di povertà è quella individuata dalla Regione Lazio, secondo i parametri di riferimento territoriale.

Saranno esclusi coloro che negli ultimi cinque anni abbiano riportato una condanna per reati, per lo più legati alla criminalità organizzata o alla mafia, in doppio grado di giudizio. Potranno far domanda anche tutti i migranti, richiedenti asilo e rifugiati, in possesso del permesso di soggiorno, seppure non siano in grado di certificare il reddito. La richiesta può essere presentata recandosi agli uffici anagrafici del Municipio di riferimento, oppure può essere inviata tramite pec. Ai richiedenti verrà fatto compilare un modulo, in autocertificazione, in cui si chiede di indicare di quale dei due gruppi si fa parte (svantaggio sociale o svantaggio economico) e in cui si autodichiara di non avere condanne per i reati contemplati. Nelle successive 48 ore, con la formula del silenzio assenso, se l’interessato non riceve alcuna comunicazione dagli uffici municipali, puo’ ritenere riconosciuta la residenza. Avrà poi 60 giorni di tempo per richiedere l’allaccio delle utenze (è obbligatorio) e consegnare la relativa documentazione, in presenza, agli uffici anagrafici di zona.
Dal canto loro, nei 45 giorni successivi alla domanda, gli uffici capitolini faranno le verifiche amministrative sulle autocertificazioni.

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