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CENTRO ASTALLI: “L’INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI RESTA LA SFIDA CENTRALE”

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Per il Centro Astalli assume sempre maggiore importanza la realizzazione di progetti che favoriscano il processo di integrazione dei rifugiati nella società attraverso l’orientamento individuale e la sperimentazione di misure di sostegno finalizzate al raggiungimento dell’indipendenza.

“Nel 2017 – riferisce il Centro dei Gesuiti – grazie al sostegno di Ubi Banca sono state attivate cinque azioni per una presa in carico integrata di richiedenti e titolari di protezione internazionale residenti a Roma. Nell’ambito dell’azione mensa sono stati offerti, a circa 3000 beneficiari in condizioni di precarietà, colazioni e pasti caldi, un servizio docce e un riparo. 250 persone hanno usufruito di un servizio di orientamento e accompagnamento socio-legale. 200 migranti sono stati inseriti nella scuola di lingua del Centro Astalli. Interventi mirati specificatamente all’autonomia hanno permesso l’erogazione di contributi economici per l’iscrizione a corsi di formazione, per l’attivazione di tirocini, per ottenere la patente di guida e per il pagamento di alcune mensilità di affitto”.

Come sottolinea P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli: “L’integrazione dei rifugiati è un tema cruciale, una sfida da affrontare con lungimiranza e creatività. Grazie al progetto Costruire integrazione è stato possibile sperimentare iniziative in cui si è cercato di valorizzare il percorso individuale di ciascun rifugiato fatto di competenze pregresse, talenti e aspirazioni”.

“L’azione di Ubi Banca, sia come attore economico che come interlocutore della società civile si ispira ad una consapevole assunzione di responsabilità sociale – afferma Vincenzo Algeri, Responsabile Area Ubi Comunità – In questo caso la collaborazione con il Centro Astalli, esempio di collaborazione tra un soggetto del profit e un ente del non profit, rende concreto questo impegno nella forma di un sostegno a persone che, supportate in una fase transitoria di disagio, sono accompagnate a diventare attori sociali, e quindi economici, in grado di portare un proprio contributo fattivo alla società”. L’esperienza sarà presentata oggi pomeriggio al Centro Astalli.

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