CARD. PAROLIN, “VICENDA PELL VERAMENTE SCIOCCANTE, OCCORRE TRASPARENZA”
La vicenda legata alla condanna per aggressione sessuale ad un chierichetto inflitta in primo grado dal tribunale australiano al cardinale George Pell è ’scioccante e dolorosa’. Lo sottolinea il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, a margine di un convegno organizzato alla Pontificia Università Gregoriana. Il porporato, a pochi giorni dal summit voluto dal Papa con i capi della Chiesa per arginare la pedofilia, riflette sul fatto che ’un punto trattato con una certa attenzione è stato il ruolo della autorità civile nel trattare il grave fenomeno’. Parolin ritorna sul percorso fatto dalla giustizia australiana nell’arrivare alla condanna di Pell, percorso, annota, ’anche accidentato’ alludendo ai diversi pareri della giuria prima di arrivare alla sentenza di primo grado.
Il caso, osserva ancora, ’è uno stimolo in più per continuare nella linea del Papa: lottare contro questo fenomeno e prestare attenzione alle vittime’. Quanto al summit appena concluso, rimarca Parolin, ’toccante è stato sentire le vittime. Un racconto che non ha lasciato nessuno indifferente’. Col summit voluto dal Papa, annota ancora il porporato, ’c’è stata una presa di coscienza di tutta la Chiesa’. Si è provato un senso di vergogna? ’Certamente c’è tutto questo’, osserva Parolin pensando anche al caso dell’ex arcivescovo Mc Carrick spretato dal papa alla vigilia del summit. ’Certo, non possiamo sentirci contenti – dice – ma tutto deve essere un richiamo per la trasparenza e per una testimonianza evangelica sempre più chiara’.