CARD. BAGNASCO: “CHIEDIAMO AL GOVERNO DI PENSARE A LAVORO E OCCUPAZIONE PRIMA DI TUTTO”
“Con rispetto e forte convinzione, consapevoli del nostro dovere di Pastori, chiediamo ai responsabili della cosa pubblica di pensare al lavoro e all’occupazione prima di ogni altra cosa”.
Con queste le parole il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dellaCei, ha illustrato il “Prestito della speranza 3.0”, già avviato nel 2009.
“Con il Prestito della Speranza volevamo – ha detto Bagnasco – costruire un ponte per le famiglie in difficoltà, che permettesse loro di superare la crisi. Dopo questi anni di esperienza sul campo, purtra difficoltà, con 26 milioni di finanziamenti erogati a favore di4.500 famiglie, il Prestito della Speranza rimane in Italia la più importante esperienza di microcredito con risorse private, a sostegno delle famiglie più deboli”.
“La crisi economica – ha continuato il presidente della Cei – perdura, anche se in sede europea vi sono segnali giudicati positivi e promettenti. Anche la notizia dell’approvazione da parte della Commissione europea della Legge di stabilità è un segnale incoraggiantee, nel contempo, un monito per la concreta attuazione delle riforme”.
“Quotidianamente tocchiamo con mano come il disagio continui a tormentare moltissime famiglie che, da tempo, non arrivano a fine mese.I nostri giovani e i meno giovani conoscono l’amara esperienza di sentirsi inutili e destabilizzati, perché privi di un’occupazione e di una prospettiva sicura. Molte nostre imprese – la cui vitalità èdecisiva per restituire competitività al Paese – sono logorate su più fronti, quando non costrette alla resa”, ha affermato il cardinale, ricordando le ultime indagini Istat che “indicano che l’incidenza della povertà e una diseguaglianza nella distribuzione del reddito, sono indicatori significativi di un Paese in affanno, che fatica a interpretare la ripresa e, quindi, a costruire il suo domani”.
Davanti ai perduranti segnali di crisi e alle segnalazioni dei conseguenti bisogni che arrivano dal territorio grazie alle Caritas diocesane, la Cei ha ritenuto di dover rilanciare il Prestito della Speranza, ma questa volta, ha dichiarato il cardinale, “insieme al credito sociale rivolto alle persone e alle famiglie, anche il finanziamento verso le microimprese o le nuove iniziative imprenditorialicapaci di creare opportunità d’investimento e nuovi posti di lavoro”.
L’emergenza lavoro e la nuova occupazione rappresentano, infatti, per Bagnasco, “gli obiettivi veri del Prestito della Speranza che, con Intesa Sanpaolo per il biennio 2015-2016, auspichiamo di poter ottenere, erogando più credito e a tassi molto contenuti a famiglie e persone in temporanea difficoltà. ‘Fare Impresa’ sarà la propostarivolta a enti o aziende all’inizio del loro progetto o in fase diristrutturazione, in grado quindi di attivare investimenti privati enuovi posti di lavoro”.
La Banca erogherà quadruplicato il fondo di garanzia da 25 milioni di euro messo a disposizione dalla Cei. agensir