Dal Campidoglio

CAMPIDOGLIO, VIRGINIA RAGGI E IL COMPLOTTO DEI FRIGORIFERI

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“Ho sempre rifiutato la logica dei 100 giorni perché questo ti spinge a dare solo una bella mano di bianco. Noi abbiamo arato un terreno e cominciato a seminare, le prime piantine si vedono già nascere. Ne ho tre su cui mi sono concentrata: trasporti, rifiuti e trasparenza“, le parole sono della sindaca di Roma Virginia Raggi che ha usato durante un’intervista a La Repubblica.

Alla classica domanda se dovesse rifare qualcosa diversamente, la prima cittadina di Roma, risponde con un convinto: “No, forse no. Perché anche se non sono stata perfetta in tutto, qualche sbavatura è stata necessaria per capire e migliorare. Vorrei avere più tempo per uscire e andare in giro per la città invece che stare riunita qui tutto il giorno. Noi ora ci troviamo a smuovere una montagna, ma lo faremo, non è un problema (il riferimento è la questione rifiuti, ndr). Certo ci vuole un po’ di tempo. Ho trovato una società che sembrava portata volutamente al collasso – spiega la Raggi – l’Ama era completamente paralizzata e dopo la chiusura di Malagrotta nessuno ha mai pensato a delle alternative”. E sulla proprio sulla situazione dei rifiuti la sindaca aggiunge: “Poi devo dire che non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada. Non so se vengono fatti dei traslochi, se tanta gente sta rinnovando casa, ma è strano…“.

“La situazione dei trasporti a Roma è disastrosa e la prima urgenza è cominciare a garantire un servizio degno” ma sostiene anche che sia necessaria, per il bene di Roma e dei suoi cittadini, l’arrivo a “una trasparenza sostanziale perché possiamo pubblicare tutti i documenti di Roma capitale nel sito, ma se non sono indicizzati allora non serve a nulla”, mentre il migliore risultato ad oggi è “aver sbloccato le assunzioni delle precarie, abbiamo dato attuazione a una possibilità della legge Madia”.

Su Grillo “lo sento di tanto in tanto. Magari lui mi segnala qualcosa che viene fatto in qualche altra città. Ci aiuta dal punto di vista della comunicazione, rilancia i nostri contenuti. Noi non abbiamo un house organ e lui e Casaleggio ci aiutano molto” e che, seppur ci siano state difficoltà e momenti critici nelle scorse settimana non si sente “sotto esame”.

E sui rapporti con la Lombardi e altri esponenti del movimento Raggi sottolinea: “Diciamo che Roma ha talmente tanti aspetti da curare… i giornali spesso ingigantiscono situazioni che sono in realtà più piccole. Tutte queste lotte intestine non le sento”. Infine sui rapporti con Giuseppe Rojo e il suo incarico all’Ente Eur, società partecipata dal Comune, Raggi afferma: “La cosa non mi crea nessun problema nel momento in cui è un’attività che fa lui. Non posso essere accostata ad ogni cosa che fa. Io non faccio l’investigatore, io facevo l’avvocato e lui era l’amministratore e un cliente di studio, così l’ho conosciuto. Se mi si vuole imputare la colpa di non aver scandagliato nel suo passato, perché forse aveva rapporti con Eur… non ero tenuta a sapere”.

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