CAMPIDOGLIO, RAGGI: “DA PAPA FRANCESCO UN GRANDE STIMOLO SUL TEMA SOCIALE E UMANITARIO”
“Ringrazio innanzitutto Papa Francesco per questa iniziativa, che è un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno, del grande ruolo di stimolo e di persuasione morale del suo pontificato sui temi di carattere sociale e umanitario“. Con queste parole la sindaca di Roma Virginia Raggi ha aperto il suo discorso al summit dei sindaci europei in Vaticano ’Europa: i rifugiati sono nostri fratelli’.
“Voglio anche ringraziare la Pontificia Accademia delle Scienze e monsignor Marcelo Sanchez Sorondo per avere organizzato questo vertice, che pone al centro dell’attenzione un’emergenza di carattere umanitario che ci sta particolarmente a cuore e sulla quale abbiamo bisogno di discutere e lavorare insieme per trovare delle soluzioni credibili – ha aggiunto Raggi – L’organizzazione di questo incontro è un’ulteriore conferma. Consentitemi poi di esprimere grande soddisfazione per il fatto che i sindaci di tante città, che hanno risposto all’invito delle colleghe di Parigi, Madrid e Barcellona, Anne Hidalgo, Manuela Carmena Castrillo e Ada Colau Ballano, siano protagonisti di questo incontro”
“Oggi ci troviamo di fronte a un’emergenza umanitaria che ha pochi precedenti nella storia recente – ha sottolineato la sindaca di Roma – Un’emergenza che riguarda milioni di rifugiati che scappano da guerre, crisi umanitarie, persecuzioni politiche e religiose. Che scappano anche dalle catastrofi ambientali e dalle loro conseguenze. Come ha giustamente rilevato il Pontefice nella sua enciclica Laudato si’ anche i cambiamenti climatici intaccano le risorse produttive dei più poveri, obbligandoli a migrare con grande incertezza per il loro futuro”.
“Sappiamo che alcuni comportamenti dei paesi più ricchi e in particolare delle leadership politiche ed economiche, hanno inciso molto nello scatenare uno scenario così drammatico – ha detto Raggi – la globalizzazione selvaggia; il prevalere degli interessi economici individuali e dei grandi gruppi economici e finanziari su quelli collettivi, il non considerare la terra e i suoi frutti come il bene comune per eccellenza che ci è stato dato, ma come un oggetto di conquista e di sfruttamento. Per questo abbiamo un dovere morale di solidarietà nei confronti dei nostri fratelli e delle nostre sorelle rifugiate”.
“Ci interessa la risposta che possiamo dare a questi milioni di persone che bussano alle nostre porte. A noi – ha affermato la sindaca di Roma – spetta trovare delle soluzioni che portino alla pace attraverso un cambio radicale delle politiche e delle scelte economiche. È chiaro che per far fronte alla sfida dell’accoglienza è necessario intensificare la collaborazione tra le città. E nello stesso modo è necessario ricercare i livelli più costruttivi di collaborazione tra i sindaci e le amministrazioni che rappresentano, i governi e le istituzioni”.
“Da questo punto di vista sono da salutare molto positivamente le iniziative di coordinamento messe in campo tra le città con la finalità di gestire concretamente l’emergenza rifugiati, soprattutto per le politiche di accoglienza verso migranti, rifugiati, richiedenti asilo. Sono le nostre città il punto di arrivo, lo snodo di transito o la destinazione ultima di queste persone che fuggono da guerre e catastrofi – ha sottolineato – Uomini e donne che cercano una nuova prospettiva di vita, spesso giovanissimi, addirittura bambini. Si devono assumere impegni concreti per la riallocazione immediata dei rifugiati” ha concluso Raggi.