CAMPIDOGLIO: QUANDO L’AULA GIULIO CESARE DIVENTA UN RING MENTRE I ROMANI SONO IN DIFFICOLTÀ’
L’ennesimo spettacolo indecoroso è andato in scena ieri nell’aula Giulio Cesare durante la prima seduta per l’approvazione del bilancio di Roma Capitale. A farne le spese addirittura il primo cittadino colpito da una gomitata.
Quella che dovrebbe essere la casa dei romani è divenuta una vera bolgia infernale dove la politica – di ogni colore – scarica puntualmente le proprie insoddisfazioni e i propri fallimenti. E mentre i politici se le danno di santa ragione Roma e romani sopravvivono a malapena alla crisi e alle tasse sempre più alte.
Siamo sicuri nel condannare ogni forma di violenza, ma abbiamo anche la certezza che i romani sono stanchi di una politica rissosa, scaricabarile e senza idee. Oltre cento mila emendamenti al bilancio presentato dalla Giunta Marino non sono la soluzione per risolvere i problemi della nostra città. Dalla Giunta Alemanno a quella Marino l’unico strumento adottato dalle opposizioni è stato questo. Non idee, progetti o proposte, ma tonnellate di carta per ingolfare una macchina, quella comunale, già lenta ed elefantiaca.
L’Assemblea di Roma Capitale dovrebbe essere il luogo virtuoso di confronto democratico e non una palestra di karate. Avremmo preferito che il primo cittadino fosse messo k.o. non da una gomitata (che ripeto condanniamo senza riserve), ma da argomentazioni e da idee vincenti per fare crescere la nostra città e per portarla fuori dal tunnel della crisi. E invece no, ieri l’aula Giulio Cesare è diventata il set di un film di Jackie Chan con l’unica differenza che quei film sono sempre a lieto fine, mentre la storia di Roma in questo ultimo anno ha tinte fosche che non fanno prevedere un roseo futuro.
Alla prossima scazzotata.
Il direttore