CAMPIDOGLIO, MELONI “LA RAGGI HA VINTO A MANI BASSE, DEVE GOVERNARE. QUANDO INTENDE FARLO?”
“Il motivo per il quale al ballottaggio non ho dato indicazioni di voto a chi aveva deciso di sostenermi era proprio il pressappochismo con il quale mi pareva che il Movimento e la Raggi si stavano presentando al cospetto del governo di Roma. Tifo affinché le cose cambino, la Raggi ha vinto le elezioni a mani basse, ha diritto e dovere di governare. La Raggi ha detto che vuole governare per cinque anni, ci dica anche da quando intende farlo, perché in tre mesi non c’è stata nessuna iniziativa fatta per i romani. Roma è una città allo sbando”, queste sono le parole di Giorgia Meloni, ex candidata sindaco di Roma e leader di Fratelli D’Italia, che è intervenuta questa mattina a Radio Cusano Campus, intervistata da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
“Tutti i problemi che hanno avuto quelli del Movimento – aggiunge – sono figli della loro incapacità. Hanno nominato un capo di gabinetto che non potevano nominare, bastava leggere la legge per evitare questo problema. Non c’è nessun potere forte, sono tutte beghe interne. A meno che il potere forte non sia quello del Padre Eterno che non li ha dotati della necessaria capacità. Il paradosso dei Cinque Stelle è che hanno le peggiori degenerazioni della partitocrazia senza avere le regole dei partiti. Sono preoccupata per Roma, vogliamo dare una mano e lo abbiamo dimostrato. Che non avrebbe potuto nominare Raineri capo di Gabinato al Sindaco Raggi lo abbiamo detto 2 mesi fa. Solo che sono presuntuosi, non si riesce a confrontarsi su nulla. Noi vogliamo dare una mano, questa città la amiamo“. Sulla questione legata all’assessore al bilancio: “Questa cosa fa molto sorridere, mi sono divertita quando la Raggi ha pubblicato quella fotografia di lei con i consiglieri pentastellati con su scritto siamo a lavoro per la ricerca del nuovo assessore al bilancio. Mi faceva immaginare lei che dice a qualcuno scrivi su Google assessore al bilancio e vedi che ti esce. Il giorno dopo è uscito il nome di un assessore al bilancio, che ha detto però di non conoscere la Raggi e di essere stato chiamato da Sammarco. Questo fa capire che il Sindaco sembra uno strumento di un gruppo di potere”.