CAMPIDOGLIO, IL VICESINDACO BERGAMO: “IL PROGRAMMA DELLA CITTA’ PER CAPODANNO”
“Faremo 24 ore d’attività. Il 31 sostituiamo il classico concerto con 15 installazioni e performance al Circo Massimo, tutto illuminato, a partire dalle 22. Alla mezzanotte ci sarà la musica dei cento violoncelli, dell’orchestra 100Cellos, con il countdown e poi continueremo con il Dj fino alle 2 di notte. Poi dalle 3-3.30 di mattina comincia un programma sui ponti della città, l’idea è quella di riunire la città lungo il Tevere e sui ponti: di notte per i nottambuli e al mattino per famiglie”, questo è quanto ha affermato il vicesindaco di Roma Luca Bergamo ai microfoni di Rtl 102.5 parlando del programma di capodanno, dopo che nei giorni scorsi il classico “concertone”di fine anno è stato annullato.
“Abbiamo voluto uno spettacolo dal vivo, in modo morbido. Da Castel Sant’Angelo a via Arenula creiamo una sola grande piazza sul Tevere: un chilometro di piazza con spettacoli di ogni genere e in cui gli artisti di strada potranno esibirsi liberamente e andare a cappello. Poi ci sono spazi riservati a scuole e amatori che vogliono farsi conoscere ma in modo non commerciale – ha aggiunto – Ponte della Musica e Ponte della Scienza, sono i fulcri della festa della mattina del primo gennaio mentre Ponte Sisto e ponte Sant’Angelo sono i punti di riferimento dell’area centrale” del centro storico. Questo programma è stato pensato e strutturato per rispettare le esigenze di diverse fasce d’età, questo perché “Ciascuna ora ha il suo pubblico, quindi noi offriamo un antipasto di alba per i giovani, mentre al mattino quando escono di più famiglie con bambini e anziani, offriamo attività più per quel pubblico. Una specie di grande film che la vita culturale di questa città offre”.
“Gli artisti che fanno performance sono tutti professionisti e pagati, voglio chiarirlo perché ci sono state alcune polemiche al riguardo. Tra di loro ci sono Ascanio Celestini, Massimo Pulizza, Ambrogio Sparagna, la Junior Orchestra e altri, come letture di testo fatte da De Luca, Raimo, Affinati, nonché giochi per bambini. Quando abbiamo pensato a questo evento lo abbiamo fatto con l’intento di creare una festa in cui le persone si conoscono e creano relazioni umane. Al fondo della crisi della città c’è un grande bisogno di riconoscersi, di sapere che si può vivere insieme. Le realtà – conclude il vicesindaco Bergamo – che partecipano al capodanno hanno progettato insieme e si sono riscoperte per la prima volta: un patrimonio così vasto della città deve essere messo in connessione”